Svezzamento neonati, passo per passo

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Verso i 5 o 6 mesi inizia l’avventura dello svezzamento. Non più le poppate a richiesta o ad orari precisi, niente tettarelle e biberon. Ora è il cucchiaino il protagonista della scena. Ogni giorno una scoperta nuova, un nuovo sapore in tavola.

Svezzamento neonati, cosa fare e come farloLo svezzamento dei neonati rappresenta per molte madri un momento difficile perché il bambino può accogliere questo radicale cambiamento con entusiasmo ma anche con fatica e di conseguenza tutto si complica. Alcuni piccoli sono particolarmente portati per accettare il cucchiaino mentre altri lo rifiutano categoricamente. Iniziano a sputare, serrare le labbra e mangiare diventa una sfida.

Per la mamma che allatta al seno, inoltre, lo svezzamento è anche un periodo delicato perché segna un “passaggio”, una “rottura”, è cioè il primo distacco con il proprio figlio dopo il taglio del cordone ombelicale.

Primi approcci
Se il pediatra non è sfavorevole, verso i tre/quattro mesi dovreste iniziare a dare al vostro piccolo qualche cucchiaino da caffè di mela o pera in modo che si abitui gradualmente a questo nuovo modo di mangiare che non avviene per suzione. Meglio se il primo cucchiaino è in silicone in modo da non ferire o irritare le gengive del bimbo. Questa è solo una prova che potrete fare nell’arco della giornata quando il piccolo non è assonnato, sta bene, è sereno. Fatelo con gioia, come se fosse un nuovo gioco da fare insieme. Non mostratevi mai preoccupate o intimidite. La serenità che riuscirete a trasmettere a vostro figlio darà i suoi frutti, tranquillizzandolo di fronte alla novità.

Sesto mese
La maggior parte dei pediatri consiglia di aspettare i sei mesi prima di iniziare lo svezzamento dei neonati. Infatti è a questa età che la scorta naturale di ferro del bambino viene meno e i cibi solidi possono fornire ferro diversamente dal latte.

Inoltre, il riflesso di protrusione che fa si che il piccolo porti in fuori la lingua ogni volta che essa viene a contatto con qualcosa (tettarella o cucchiaino) diminuisce notevolmente e quindi è più capace ad accogliere il cucchiaio.

Infine, controlla con più facilità i movimenti del collo e della testa e sa comunicare meglio se qualcosa non gli va girando di lato il capo.
Ricordatevi sempre di dare un nuovo alimento nel pasto iniziale della giornata in modo da controllare meglio eventuali reazioni allergiche come diarrea, vomito o esantemi. Inoltre, non mescolate mai gli alimenti perché non sapreste, in caso di allergia, quale è stato l’elemento scatenante. Se l’introduzione di un nuovo cibo dopo circa quattro giorni non ha dato problemi, potrete inserirne un altro.

La prima pappa
Lo svezzamento dei neonati inizia sempre introducendo un piatto unico verso mezzogiorno per sostituire la solita poppata. Solitamente si inizia con un brodo vegetale (patate, carote e zucchine) per poi passare, dopo aver introdotto via via altre verdure, al passato e cioè al brodo con frullate dentro le verdure cotte.

Al brodo (circa 150/200 g) si aggiunge crema di riso o mais e tapioca. In seguito, dopo il sesto mese, si potranno utilizzare anche le farine multicereali che contengono il glutine.

Aggiungere un vasetto di liofilizzato (più digeribile dell’omogeneizzato) e quindi, dopo una decina di giorni, passare all’omogeneizzato. All’inizio è sempre meglio usare carni bianche (tacchino, coniglio, agnello) e quindi quelle rosse. Due cucchiaini di olio extravergine di oliva e infine uno di parmigiano reggiano.

Alla fine del sesto mese, il brodo vegetale può essere sostituito da quello di carne.

La seconda pappa
Dopo circa un mese dall’introduzione della prima pappa, anche la poppata serale delle otto, viene sostituita da un altro pasto. Questa volta però al posto della carne verrà dato del formaggio come parmigiano o grana, ricotta e in genere altri formaggi magri.

Cibi da evitare per tutto il primo anno:

  1. latte vaccino, latticini, uova e pesce;
  2. carne bovina e di maiale;
  3. frumento;
  4. legumi, spinaci, pomodori;
  5. agrumi, fragole, pesche, kiwi, banane.

Per il resto, tanta pazienza e buon appetito ai vostri piccoli!

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