Carenza di ferro: Sintomi ed eccessi

0

La carenza di ferro o l’anemia è una condizione che può presentarsi con molta facilità e se presa all’inizio potrà essere trattata facilmente. In questo caso non si dispone di sufficienti quantità di ferro nel corpo a causa di una perdita di sangue, di una cattiva alimentazione o dell’incapacità di assorbire abbastanza ferro dal cibo.

Carenza di ferro

L’anemia da carenza di ferro è un tipo comune di anemia che si riferisce, di solito, ad una condizione in cui il sangue presenta un minore numero di globuli rossi rispetto alla norma. I globuli rossi sono responsabili del trasporto di ossigeno e dell’eliminazione dell’anidride carbonica dal corpo. L’anemia può verificarsi anche se i globuli rossi non contengono quantità sufficiente di emoglobina, una proteina ricca di ferro che trasporta l’ossigeno dai polmoni al resto del corpo.

L’anemia da carenza di ferro di solito si sviluppa nel corso del tempo se il corpo non ha abbastanza ferro per costruire dei globuli rossi sani.

Senza sufficienti quantità di ferro, il corpo inizia a utilizzare le scorte di ferro dell’organismo che presto si consumano. Dopo che il ferro accumulato è stato perso, il corpo produrrà un minor numero di globuli rossi e quelli prodotti avranno una minor quantità di emoglobina.

L’anemia da carenza di ferro può causare affaticamento (stanchezza), respiro corto, dolore toracico e altri sintomi. Una grave anemia da carenza di ferro può portare a problemi cardiaci, infezioni, problemi di crescita e di sviluppo nei bambini e ad altre complicazioni. I neonati, i bambini piccoli e le donne sono i  gruppi a più alto rischio di anemia da carenza di ferro.

I medici assicurano che è possibile trattare con successo l’anemia da carenza di ferro. Il trattamento dipenderà dalla causa e dalla gravità della condizione. I trattamenti possono includere cambiamenti dietetici, farmaci e chirurgia. Una grave anemia da carenza di ferro può richiedere un trattamento ospedaliero, una trasfusione del sangue, iniezioni di ferro o una terapia di ferro per via endovenosa.

La mancanza di ferro è in genere dovuta a perdita di sangue, cattiva alimentazione o all’incapacità di assorbire abbastanza ferro dal cibo. Quando si perde del sangue, si perde del ferro. Se non avete abbastanza ferro immagazzinato nel vostro corpo per recuperare il ferro perduto, potrete sviluppare una anemia da carenza di ferro.

Nelle donne, dei periodi mestruali lunghi o con molto sanguinamento a causa di fibromi nell’utero, possono causare bassi livelli di ferro. La perdita di sangue che si verifica durante il parto è un’altra causa di bassi livelli di ferro nelle donne.

Anche l’emorragia interna può causare una carenza di ferro e alcune cause di emorragia interna sono:

  • Un’ulcera sanguinante, polipi del colon o il cancro del colon
  • L’uso regolare di aspirina o altri antidolorifici, come farmaci anti-infiammatori non steroidei (per esempio, ibuprofene e naprossene)
  • Sanguinamento del tratto urinario

La miglior fonte di ferro è la carne, il pollame, il pesce e i cibi arricchiti di ferro. Se non si mangiano questi cibi regolarmente o se non si prende un integratore di ferro, è molto più probabilità sviluppare una carenza di ferro.

Anche le diete vegetariane possono fornire abbastanza ferro se si mangiano i cibi giusti. Ad esempio, il pane e i cereali, i fagioli, il tofu, la frutta secca e gli spinaci e le altre verdure a foglia verde. Durante alcune fasi della vita, come la gravidanza e l’infanzia, può essere difficile ottenere abbastanza ferro, questo perché aumenta il fabbisogno di ferro e in questi casi occorrerà prestare particolare attenzione all’alimentazione.

Tuttavia, anche se si dispone di ferro nella dieta, il corpo non sempre può essere in grado di assorbirlo. Ciò può accadere se si è stati sottoposti ad un intervento di chirurgia intestinale (come bypass gastrico) o a causa di una malattia dell’intestino (come il morbo di Crohn o la celiachia).

Anche l’eccesso di ferro può essere nociva e molte persone non hanno alcun sintomo. Il ferro svolge la sua azione tossica lentamente ed in modo subdolo fino a provocare la comparsa di gravi danni quali cirrosi epatica, diabete, iper ed ipotiroidismo, impotenza nell’uomo, alterazioni mestruali nella donna e sterilità in entrambi, scompenso cardiaco e aritmie, artropatie e osteoporosi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *