Placche in gola: cause, sintomi e rimedi

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Le placche in gola sono piuttosto fastidiose, soprattutto qualora si presentino insieme al mal di gola o alla febbre. A cosa sono dovute le placche in gola? Cosa fare per le placche in gola? Vediamo quali sono le cause, i sintomi e i rimedi per questo problema.

placche in gola

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La placca in gola rappresenta un problema piuttosto comune. Quando sulle tonsille appaiono delle placche bianche, ecco che si parla di tonsillite accompagnata da pus. Tuttavia comunque non è in linea di massima pericoloso, ma si tratta pur sempre di un’infiammazione batterica o virale che ha colpito le vie aeree.

Placche in gola: Cause

Tra le cause più comuni che determinano la comparsa delle placche in gola troviamo la candida orale, quella che si forma all’interno della bocca e della gola appunto. Questa infezione nasce a causa di un fungo che colpisce con una particolare aggressività la lingua e il palato. Quando il problema è più grave, può interessare anche l’esofago.

La candidosi colpisce molto spesso quelle persone che hanno un sistema immunitario debole o che attraversano un periodo dove appunto il corpo subisce un calo brusco di anticorpi. Quando si diffonde in gola provoca anche placche in gola, senza nella maggior parte dei casi essere accompagnata dalla febbre.

Responsabile delle placche in gola è lo streptococco, almeno questo in moltissimi casi. Tra le altre cause troviamo la tonsillite, la quale è appunto spesso accompagnata da questo disturbo così fastidioso.

A seguire troviamo la faringite, specialmente quando si parla di placche in gola nei bambini. Un sistema immunitario debole, calcoli tonsillari, presenza di tumori o HIV. E’ bene comunque non pensare al peggio perché, come abbiamo già detto, sono causate nella maggior parte dei casi da funghi e batteri, ma è bene consultare il medico così da seguire da subito una terapia appropriata.

Come capire se le placche sono batteriche o virali? Il metodo per accertarsi di quale sia l’origine del disturbo, è quello di utilizzare un tampone faringeo, il quale potrà permettere poi al medico di scegliere la terapia adatta.

Placche in gola: Sintomi

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  • Mal di gola
  • Arrossamento delle tonsille
  • Arrossamento della faringe
  • Alito cattivo
  • Difficoltà a deglutire
  • Febbre, delle volte con temperature molto elevate
  • Malessere generale
  • Stanchezza
  • Linfonodi gonfiati
  • Vomito
  • Nausea
  • Riduzione dell’appetito
  • Brividi
  • Difficoltà e dolore a parlare

In alcuni casi le placche in gola vengono associate a stati febbrili mentre in altri casi si formano le placche in gola senza febbre. La verità è che non sempre febbre e placche in gola vanno di pari passo. Tuttavia, non è da escludere la presenza di un infezione o di una patologia alla base del problema. Quando vi è un accumulo di pus significa che qualcosa di certo non va.

Placche in gola: Rimedi naturali

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Esistono diversi rimedi naturali contro le placche in gola, i quali non permettono di risolvere il problema che vi è alla base, ma di certo aiutano ad alleviare alcuni dei fastidi pi comuni o, in alcuni casi, a prevenire anche la comparsa in quei soggetti particolarmente predisposti.

Zenzero

Lo zenzero ormai lo sappiamo tutti, è uno dei prodotti utilizzati in cucina migliori quando dobbiamo trovare una soluzione ad un problema di salute. Lo zenzero è infatti un antinfiammatorio naturale, antidolorifico e antibatterico. Quando sentite la gola pizzicare, tagliate un pezzettino di zenzero e iniziate a masticarlo (fresco). Altrimenti, se preferite, potete aggiungerlo alle vostre bevande  calde, anche con una spruzzatina di limone.

Gargarismi con acqua e sale

Tra  i rimedi della nonna utili in presenza di placche in gola, troviamo proprio l’acqua (mezzo bicchiere) mischiata con del sale (giusto un pizzico), perfetta per fare dei gargarismi. Da ripetere circa due volte al giorno.

Se volete potete aggiungere a questa soluzione anche del succo di limone spremuto da poco. Alternativa molto valida al limone è l’aceto di mele. Entrambi sono disinfettanti perfetti per alleviare l’irritazione della gola.

Propoli

Antibiotico naturale portentoso. La propoli viene utilizzata per curare praticamente tutti i problemi delle vie respiratorie e il mal di gola. E’ disponibile in erboristeria sia sotto forma di tintura che di spray. Diluite  alcune gocce di tintura di propoli con acqua e un cucchiaio di miele e utilizzatela subito. Può essere anche diluita in acqua per effettuare gargarismi oppure, spruzzata in gola quando acquistata sotto forma di spray.

Timo

Una bella tisana a base di timo. Un cucchiaio di fiori e foglie all’interno di una tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione per circa 10 minuti, filtrarla con cura e dopo berla quando si è stiepidita.

Salvia

Questa pianta è molto nota per le sue proprietà antisettiche e antibatteriche. E’ una tra le più utilizzate perché aiuta proprio a rimuovere il problema delle placche in gola, aggirando tutti i vari effetti collaterali.

Prendere qualche foglia di salvia e unirle all’acqua im ebollizione per circa 5 minuti. Dopo lasciare riposare, filtrare il decotto e berlo.

Basilico

Anche il basilico è il classico prodotto naturale che le nostre nonne ci consigliano per curare diversi malanni stagionali. Basta prendere alcune foglie e lasciarle bollire. Quando l’acqua con basilico si è raffreddata, utilizzarla per fare dei gargarismi. Potete anche berlo perché, sempre secondo la saggezza popolare, aiuta ad abbassare la febbre.

Coca Cola

Un mito vorrebbe che la coca-cola sia la soluzione perfetta per contrastare l’infiammazione batterica che causa le placche in gola. In effetti sembra che la bevanda scura riesca a rimuovere il bus grazie alle sue bollicine, ma in realtà la caffeina al suo interno va a irritare ulteriormente la gola e le tonsille. Il nostro consiglio quindi è quello di evitarla.

Acqua e bicarbonato

I gargarismi potete farli anche con acqua e bicarbonato. Basta diluire un quarto di cucchiaio di bicarbonato dentro 2 decilitri di acqua tiepida, da utilizzare per i gare i gargarismi.

Altri consigli da seguire…

  • Bere tanta acqua, specialmente i liquidi tiepidi.
  • Utilizzare una caramella dura, la quale stimola la produzione di saliva e pulisce la gola.
  • Umidificare l’ambiente. L’aria umida aiuta a irritare meno la gola e permette di dormire con più facilità.
  • Evitare di fumare.
  • Parlare poco.

Cure e terapie mediche

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Nella maggior parte dei casi, quando il problema nasce da un virus, bastano i farmaci da banco a risolvere il problema. Se l’infezione è di tipo batterico, il medico potrebbe invece optare per degli antibiotici. Nonostante i sintomi iniziano a regredire praticamente da subito, la terapia dovrà essere portata a conclusione per ottenere una reale guarigione.

Quando il disturbo nasce da un’infezione virale, ecco che l’unica soluzione è quella di utilizzare i rimedi naturali per alleviare i fastidi e lasciare che la malattia faccia il suo corso. Potrebbero essere necessarie fino a due settimane.

Complicanze

Partendo dall’idea che spesso le placche in gola sono associate a tonsillite, ecco che, l’ingrossamento delle tonsille può andare a ostruire il normale corso della respirazione, provocando anche apnee notturne.

Quando la tonsillite e le placche non vengono curate, il pus potrebbe raccogliersi tra i setturi molli e la tonsilla, formando anche un ascesso, il quale in rarissimi casi potrebbe anche diffondersi nel sangue.

Diagnosi del medico

Attraverso il tampone faringeo il medico individuerà subito la presenza degli streptococchi se sono loro la causa. I risultati possono essere già disponibili a distanza di pochi minuti fino ad arrivare a 48 ore. Anche gli esami del sangue completi potrebbero essere richiesti, per capire proprio qual è la causa dell’infezione.

Placche in gola in gravidanza

Le placche in gola sono molto fastidiose, soprattutto perché non sarà possibile assumere medicinali. Sarà necessario quindi ricorrere ai classici rimedi naturali.

Detto questo, le placche in gola in gravidanza non provocano particolari problemi al bambino. Quando vi accorgete del problema dovete subito consultare il medico, il quale potrebbe comunque ritener necessario di somministrarvi alcuni antibiotici specifici da assumere anche durante lo stato interessante.

Le placche in gola si possono “scoppiare”

Molte persone scoppiano le placche in gola utilizzando un cotton-fioc. In questo modo pensano di risolvere il problema o comunque alleviare i fastidi. Purtroppo si tratta di un metodo assolutamente errato perché andare a rimuoverle manualmente non fa altro che aumentare la diffusione dell’infezione. Il problema durerà così più a lungo e con esso tutti i fastidi del caso.

Più che concentrasi su i consigli in tema“placche in gola e come toglierle” sarebbe più saggio non toccarle assolutamente! Seguite solo i consigli del vostro medico e alleviate i fastidi mettendo in pratica i migliori rimedi naturali di cui vi abbiamo parlato poco fa!

Le placche in gola sono contagiose?

Dipende, ma di solito le placche in gola sono contagiose. Nella maggior parte dei casi sono causate infatti da batteri, virus o funghi. Tutto ciò indica una casa infettiva che può essere attaccata a qualcun altro. Raramente non c’è possibilità di contagio perché sono provocate dai calcoli tonsillari, in questo caso però lo stomatologo dovrà intervenire subito e decidere come intervenire. Quando invece derivano solo da una tonsillite, non sono di solito contagiose e passano da sole, senza bisogno di antibiotici.

Esistono le placche in gola da stress?

Le persone sottoposte a periodi di forte stress percepiscono sempre qualcosa che non va, ma tra le conseguenze non c’è la formazione di placche in gola.

No, lo stress non causa le placche in gola, ma può abbassare le difese immunitarie e promuovere le cause scatenanti (infezioni batteriche, virali o fungine).

Placche in gola: quanto durano?

Quanto durano le placche in gola? Durano in media sette giorni. Se l’origine è batterica passano assumendo antibiotici e antimicotici. Se è virale passa da sola, al massimo ci vuole un antipiretico contro la febbre alta e molto riposo. Le placche di solito sono più dolorose e hanno una maggior possibilità di contagio durante i primi 2 o 3 giorni.

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