Pitiriasi rosea di Gibert: cause, sintomi e cura

La pitiriasi rosea di Gibert è una dermatosi caratterizzata dalla eruzione di una singola chiazza grande e da più chiazze piccole. La malattia compare a tutte le età, ma tra i giovani adulti è più comune. Conosciamola meglio!

La pitiriasi di Gibert, altro nome della malattia, non deve essere confusa con la pitiriasi versicolor. Lo sviluppo di questa dermatite (malattia della pelle) è ciclico e guarisce in genere in sei settimane. In alcuni casi lo sviluppo dura due o tre mesi. Le recidive sono rare.

Pitiriasi rosea di Gilbert: Cause

Come si contrae la pitiriasi rosea? Le cause della pitiriasi di Gibert non sono ancora state individuate, ma alcune ricerche ipotizzano la responsabilità della riattivazione di alcuni ceppi di Herpes virus (tra i quali c’è anche l’Herpes virus umano di tipo 6B alla base della sesta malattia).

Detto questo, la dermatosi tende a comparire nei periodi in cui le difese immunitarie sono più suscettibili. Per questo si parla di relazione stretta tra pitiriasi rosea di Gilbert e stress.

Pitiriasi rosea: Sintomi

Qual è il segno caratteristico della pitiriasi rosea di Gibert? La dermatosi si caratterizza con una chiazza ovale o rotonda più grande (anche detta chiazza madre) che compare di solito appare sullo stomaco o sul dorso. Si distingue per il colore rosa pallito e il confine leggermente papulare, rosa scuro e finemente squamosa.

Essa appare inizialmente come una singola macchia, ma questo è solo l’inizio della malattia, che nei giorni seguenti si estenderà al resto della pelle. L’eruzione uò comparire a qualsiasi età, ma tende a verificarsi in persone di età compresa tra i 10 e i 35 anni.

Quanto dura la pitiriasi rosea di Gibert? Solitamente dura per parecchi mesi e guarisce nel tempo, non lasciando segni o cicatrici.

La chiazza madre della pitiriasi rosea di Gibert raggiunge il suo massimo in una decina di giorni. Si compone di due tipi di elementi:

1. Medaglioni ovali con un diametro di 1 o 2 cm, che riproducono l’originale chiazza ma più piccola;
2. Macule eritematose multiple, squamose, di pochi millimetri di diametro che possono svilupparsi in un medaglione.

La topografia è tipica, simmetrica, e colpisce soprattutto la zona del tronco, con medaglioni lungo le linee di tensione della pelle che conferiscono alla schiena l’immagine di un “Albero di Natale”. Il collo è frequentemente interessato. La faccia di solito no.

I sintomi sono principalmente i seguenti:

• Chiazze circolari
• Prurito e una sensazione di calore sulla pelle
• Molte macchie e lesioni
• Macchie che appaiono sul torso e sullo stomaco
• A volte può esservi la febbre e raramente affaticamento

Forma atipica

Ecco un piccolo elenco di caratteristiche della forma atipica di pitiriasi rosea.

1. L’originale piastra può essere assente.
2. La topografia della classica eruzione può essere atipica e localizzata unilateralmente, colpire le estremità, il viso, il cuoio capelluto, i palmi e le piante dei piedi, la mucosa orale.
3. La morfologia delle chiazze può essere vescicolare, papulare, orticaria o purpurica, pustolosa o bollosa.
4. La durata del rash cutaneo può variare da poche ore a 2 mesi per la chiazza originaria e da 1 settimana a 3 mesi per l’eruzione secondaria.

Pitiriasi rosea di Gibert: Cura

Come curare la pitiriasi di Gibert? La malattia richiede un trattamento con un farmaco specifico che può essere esterno o interno. Alcune lozioni e lubrificanti possono essere prescritte nel trattamento della dermatite. Altri trattamenti utilizzati sono la luce ultravioletta e gli anti-infiammatori come i corticosteroidi.

In linea di massima si dovrebbe evitare di fare sforzi fisici e anche bagni caldi al fine di evitare complicazioni.

Occorre sapere che questa non è una malattia molto pericolosa, anche quando la pitiriasi rosea di Gibert si verifica in gravidanza.

Se la situazione non dovesse migliorare entro i 3 mesi allora sarebbe meglio chiedere un ulteriore parere medico in modo da escludere correlazioni tra pitiriasi rosea di Gibert e tumore (parapsoriasi a placche che prelude al linfoma delle cellule T della pelle).