Piattaforma petrolifera inquina il mare per 11 anni: nessuno sa niente!

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Una vicenda a dir poco sconcertante, una piattoforma petrolifera che ha inquinato il mare per undici lunghi anni. Nel 2004 è affondata la piattaforma, la zona dove si verificò il disastro è il Golfo del Messico, al largo delle coste della Louisiana.

Un uragano denominato Ivan è stato la causa che fece affondare la petroliera. Questo fenomeno naturale devastò gran parte dell’area. La petroliera (di proprietà dalla Taylor Energy Company) non aveva scampo.

Da quel preciso istante iniziò la perdita di petrolio. Sono passati anni e per tutto questo tempo ha continuato a inquinare il Golfo del Messico. Associated Press ha definito il comportamento della azienda remissivo.

Sembrerebbe, secondo alcune fonti, che il governo e la Taylor Energy Company, abbiano cercato di occultare parte del carico disperso in mare. Ovvero sostenere che il quantitativo di greggio disperso, fosse meno rispetto a quanto in realtà era.

Stime agghiaccianti (fatte dalla Associated Press) rivelerebbero che giornalmente, veniveno dispersi in mare circa 300 litri di petrolio. Contro i 15 litri giornalieri che furono dichiarati dalla compagnia Taylor Energy.

Ma cosa è successo per tutto questo tempo? Nel 2008 a distanza di quattro anni dal disastro, la guardia costiera, scoprì che l’area era inquinata e con il passare di tempo lo sarebbe stata ancora di più.
Ma anche in quel frangente non è stato fatto niente, passarono altri anni e la petroliera intanto perdeva quei suoi 300 litri circa giornalieri.

Il mondo era praticamente all’oscuro di questa vicenda. Ci fu un altro disastro simile che portò alla luce la petroliera affondata nel 2004. Sempre nel Golfo del Messico una piattaforma petrolifera (di proprietà della British Petroleum) fu causa di un inquinamento esponenziale di petrolio.
Circa cinque milioni di barili, questo accade nel 2010 a soli cinque anni da oggi circa.

Si creò così una chiazza oleosa presente nel Golfo del Messico. Venne avvistata dalla Plaquemines Parish in Louisiana nel 2012. Milioni di litri di greggio dispersi in mare, qualcuno doveva intervenire.

Waterkeeper Alliance, un gruppo ambientalista riuscì a rendere evidente l’imminente catastrofe ambientale, verificatasi nel Golfo del Messico dovuta dalla Taylor Energy. E specificando con chiarezza che la compagnia per molti anni, ha tenuto tutto il mondo all’oscuro.
Ovviamente la compagnia petrolifera non reagi positivamente, ed occulto gran parte delle documentazioni in merito al disatro del 2004, di cui era chiaramente responsabile.

Il governo ha continuato a dichiare il falso in base alla perdita di pertolio in mare.
Circa 83 litri giornalieri per quanto riguardava il 2008, in seguito la perdita sarebbe dimunuita fino a 45 litri giornalieri.

Mentre la Taylor fino ad un anno fa,h a continuato con la sua vecchia versione. Ovvero che il danno della loro petroliera ammontava a circa 15 litri ogni giorno.

Un biologo oceanografico, Ian MacDonald, sostiene che la Taylor abbia mentito, sulla stima di greggio rilasciata dalla petroliera, di circa 100 volte di più di quanto sia stato dichiarato dalla compagnia.

Le conseguenze chiaramente per l’ambiente sono diasastrose, qualsiasi forma di vita acquatica ed gli uccelli, sono a grande rischio di sopravvivenza.

Secondo la guardia costiera sono stati stimati almeno 60 mila litri di petrolio, dispersi solo in metà anno. Circa 20 volte di più di quanto dicharò al processo la Taylor. La verità primo o poi viene sempre a galla, anche se in ritardo.

Sfortunatamente la zona è soggetta ad uragani che impedicano i lavori per cercare di tamponare il problema. Comunque la Taylor ha venduto i suoi beni mettendo fine alla compagnia secondo il giornale The Indipendent.

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