Pane nero: caratteristiche, proprietà e controindicazioni del pane al carbone vegetale

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Da tempo, forni e supermercati presentano pane nero o pane nero al carbone vegetale, un prodotto molto scuro realizzato con il tradizionale impasto a base di farina e lievito e l’aggiunta di carbone vegetale, principalmente utilizzato come integratore per sgonfiare la pancia e favorire la digestione.

Tutta la verità sul pane nero- foto saperefood.it

Si tratta di un prodotto alimentare molto simile a qualsiasi altro impasto a base di frumento, salvo che per l’aggiunta di polvere di carbone vegetale ovvero il prodotto della combustione del legno di salice, betulla e pioppo sottoposto a raffinazione.

Valori nutrizionali

Il pane nero al carbone preserva lo stesso apporto calorico del pane bianco (circa 307 Kcal per 100 grammi di prodotto) e più in particolare:

  • 56 g carboidrati
  • 10 g proteine
  • 5 g grassi

La composizione del pane nero e delle calorie presenti rivelano l’assenza di un valore considerevole di vitamine in quanto inattivare dal processo di cottura. Non è possibile ravvisare neanche consistenti quantità di sali minerali come calcio e fosforo.

Pane al carbone vegetale: proprietà

Le proprietà del carbone vegetale- foto vivereinbenessere.com

L’aspetto caratteristico del pane nero al carbone vegetale è che la lievitazione e la fase di cotture non rischiano di alterare le note proprietà del carbone vegetale. In questo senso, il consumo di pane al carbone senza esagerazioni permette di captare le più importanti proprietà del carbone attivo:

  • Meteorismo e aerofagia – Le fibre porose del carbone vegetale riescono a intrappolare i gas e le numerose sostanze di scarto presente nell’intestino, ripulire i ristagni in eccesso che provocano la condizione di meteorismo e favorire la digestione.
  • Zuccheri e grassi – Consumare pane nero significa ridurre l’assorbimento di zuccheri, grassi e colesterolo ingeriti.

Pane nero: ricetta

Ricetta pane nero- foto cucinarefacile.com

Il carbone attivo in polvere può essere acquistato nelle erboristerie più fornite, salvo non avere in casa il classico carbone vegetale in pillola per tritarle e polverizzarle con un mixer.

Preparare il pane ai carboni attivi è davvero semplice, basta aggiungere la polvere di carbone vegetale all’impasto classico del pane (farina bianca 00, farina integrale, farina di segale, farina di farro e simili e lievito). Chiaramente a seconda del tipo di farina è possibile ottenere un pane di segale, pane di segale integrale, pane di farro e altro tutti rigorosamente al carbone attivo.

Ma il pane nero che ingredienti richiede?

  • 500 g farina
  • 6 g o 10 compresse di carbone vegetale in polvere
  • 250 ml acqua tiepida
  • 25 g lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaio sale fino
  • 1 pizzico di zucchero
  • 2 cucciai di olio (facoltativo)

La ricetta del pane nero non prevede altro che mescolare la farina scelta al carbone vegetale in polvere e sale e disporre a fontana su una spianatoia. A questo punto bisogna realizzare la tipica buca dove versare a poco a poco l’acqua un cui sono stati sciolti zucchero e lievito, impastare energeticamente e aggiungerci a piacere l’olio all’impasto. Dopo una lievitazione di circa 2 ore sarà necessario infornare l’impasto a 200° per mezz’ora.

Ma fa davvero bene?

Fa bene il pane nero?- foto fashiontimes.it

Il nodo centrale della questione è se il pane nero fa davvero bene ed è in grado di mettere in atto tutti i benefici legati al rimedio naturale che promette di sgonfiare la pancia e ridurre il meteorismo.

Il carbone vegetale possiede un’infinità di microscopici pori capaci di catturare liquidi, gas, batteri, virus e tossine presenti nel tratto gastrointestinale, riuscendo così a contrastare l’assorbimento della sostanza ingerita o contenere la formazione di gas a livello intestinale in caso di meteorismo.

In questo senso il pane nero al carbone vegetale potrebbe contribuire ad eliminare i gas in eccesso, ma le esigue quantità utilizzate come additivo nelle preparazioni alimentari potrebbero non riuscire a classificarlo come un alimento funzionale alla risoluzione di tali disturbi.

Un consumo di pane nero quindi comporterebbe un’assunzione errata. Nella preparazione dei prodotti da forno viene consigliato l’impiego di 10-15 g di carbone vegetale per kg di farina mentre la posologia per uso medico è pari a 1-2 g al giorno. Il vero problema sta nel fatto che le se le compresse di carbone vegetale prescritte dal medico devono essere assunte a debita distanza dai pasti e dai farmaci, un panino al carbone vegetale viene inserito all’interno di un pasto, proprio assieme a nutrienti e farmaci presi a stomaco pieno.

La presenza di  benzopirene (una sostanza cancerogena derivata dalla combustione del legno) presente nel carbone vegetale rappresenta un ulteriore rischio legato al consumo di pane nero. È per questo che in molti Paesi e in particolare in America viene addirittura vietato l’uso del carbone vegetale (E153) nel pane!

Effetti collaterali

Effetti collaterali del pane nero al carbone vegetale- foto huffingtonpost.ca

Il consumo di carbone vegetale nel classico impasto del pane impone alcuni limiti determinati per lo più dai noti effetti collaterali legati all’uso costante di carbone attivo.

Gli effetti collaterali relativi all’introito costante di pane nero incidono sulla funzionalità intestinale, portano alla formazione di feci neri e realizzano un effetto lassativo.

Più in particolare, il consumo di pane al carbone vegetale è controindicato nei seguenti casi:

  • Terapia farmacologica (potrebbe assorbire il principio attivo dei farmaci assunti a stomaco pieno, vanificandone l’effetto)
  • Gravidanza (assorbe i nutrienti e parte delle vitamine e dei sali minerali essenziali per la crescita del feto)
  • Bambini sotto i 12 anni (assimila le sostanze necessarie allo sviluppo durante l’infanzia e la primissima adolescenza)

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