La piscoterapia? Falla da sola scrivendo!

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La psicoterapia? Falla da sola scrivendo! A volte infatti quando ti senti giù, quando sei affollata dai pensieri e quando sei stressata la cosa migliore da fare è quella di mettersi a scrivere una bella poesia. I versi e le rime infatti hanno il potere di aiutare a rafforzare la memoria ad entrare in sintonia con le altre persone e a superare nel modo migliore i momenti difficili. Se non ami le poesie poi potresti scrivere tutte le tue paure e i tuoi pensieri sulla pagina bianca, in tal modo svuoterai la testa dai pensieri e il tuo lavoro avrà effetti positivi nella vita reale. La poesia infatti è una forma di pensiero laterale che permette di cambiare prospettiva, di vedere tutte le cose in modo diverso e proprio per questo motivo aiuta a sbloccarsi.

Il termine “pensiero laterale” è stato coniato dallo psicologo maltese Edward De Bono ed indica un modo di risolvere i problemi con un approccio indiretto e l’osservazione del problema da diverse angolazioni diverse. La sede del pensiero laterale si trova nell’emisfero destro del cervello, questa zona è deputata alle attività intuitive, ossia quelle non verbali, immaginative ed artistiche. E’ un modo di ragionare diverso da quello tradizionale, che prevede la concentrazione su una soluzione diretta al problema e che di solito coinvolge solamente l’emisfero sinistro, quello deputato alle attività logiche, matematiche, lineari.

Dunque per combattere lo stress è importante imparare a guardare i problemi da un punto di vista diverso e nuovo, aiutando a superarli. La scrittura infatti aiuta a scardinare le abitudini mentali e a trovare delle soluzioni nuove ai problemi grandi e piccoli di tutti i giorni. La scrittura è una forma di pensiero laterale perché è proprio tramite di essa che i problemi che ci assalgono ogni giorno sembrano essere diversi, ciò è dovuto al fatto che è diverso lo strumento con cui vengono rappresentati i problemi, anche i più difficili. Ci si “alleggerisce” di un fardello anche perché non si descrive il problema, ma si esprimono emozioni e idee ad essi associati.

Scrivere libera la mente!

Dunque bastano una penna e un foglio per eliminare i pensieri e i problemi che ci continuano ad assillare. Scrivere infatti permette di combattere l’angoscia elettera di sentirsi meglio. La conferma del potere curativo della scrittura arriva da una recente ricerca compiuta dall’Università di Chicago. Gli studi compiuti hanno dimostrato che gli studenti che sfogano le loro paure su un foglio di carta riescono a superare i test con più facilità, tutto ciò è stato spiegato dagli psicologi Sian Beilock e Gerardo Ramirez in uno studio che è stato pubblicato su Science. I due psicologi ricercatori hanno dimostrato con dei test compiuti in laboratorio la reale efficacia antistress della scrittura. La ricerca è stata condotta chiedendo a circa un centinaio di ragazzi di scrivere su un foglio le loro preoccupazioni dieci minuti prima dell’esame di maturità. I più ansiosi, che hanno seguito questo consiglio, hanno ottenuto i risultati migliori all’esame, controllando meglio l’ansia.

Ovviamente ciò non vuol dire che scrivere aiuta ad ottenere voti più alti, ma che in realtà la scrittura e lo scrivere di qualcosa che ci è accaduto o che ci tormenta molto aiuta a dare una nuova collocazione a qualsiasi evento che si trova nella nostra mente. In tal modo riusciamo a guardare i fatti da una certa distanza e da un altro punto di vista. Secondo gli studiosi utilizzando la scrittura ci disintossichiamo la mente, dando il giusto peso e la giusta dimensione ai problemi e alle cose che ci accadono.

Un’altro studio compiuto dalla Wilfrid Laurier University nell’Ontario, in Canada, ha poi dimostrato che chi è vittima di alcune ingiustizie al lavoro può avere sollievo scrivendo i propri pensieri e le proprie emozioni sul mobbing. In questo modo la rabbia diminuisce e aumenta la considerazione di sé. Lo ha dimostrato in modo definitivo questa ricerca apparsa nel 2009 sul Journal of Applied Psychology, tanto che oggi la pratica di scrittura-terapia si sta diffondendo sempre di più soprattutto in ambito clinico.

Un diario dunque può bastare per allontanare il dolore, già nel 1999, alla North Dakota State University, 71 malati di asma o artrite avevano mostrato un miglioramento tenendo un diario sulle loro esperienze di vita più dolorose. Oggi la tecnica è applicata per curare molti tipi di disturbi o problemi, dai postumi degli interventi chirurgici alla perdita del lavoro. Infine all’Università della California, a San Diego, hanno dimostrato, con uno studio pubblicato sul British Journal of Health Psychology, che gli omosessuali affrontano meglio le difficoltà sociali che incontrano nell’affrontare la loro situazione nella società se le mettono per iscritto in un diario, per almeno due mesi. Oggi infine nei tempi moderni si moltiplica l’utilizzo della scrittura come hobby per scacciare i pensieri.