Integratori di selenio: cosa sono e a cosa servono

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Il selenio è un non metallo con proprietà antiossidanti naturalmente presente nell’organismo, un elemento talmente importante da dover essere assunto in caso di carenza mediante formule integrative. Ma perché assumere integratori di selenio?

Selenio integratore- foto homeogum.fr

Quando si sente parlare di selenio si fa riferimento immediatamente all’elemento chimico di numero atomico 34 riportato con la sigla Se scoperto per la prima volta dal chimico Jöns Jacob Berzelius a Stoccolma nel 1817.

L’organismo umano necessita di questo oligominerale essenzialmente per far fronte alla sintesi delle selenoproteine, sostanze coinvolte nel metabolismo degli ormoni prodotti dalla tiroide.

Selenio: Proprietà

Ormoni tiroidei- foto today.it

Il selenio rappresenta un nutriente “essenziale” per l’essere umano vale a dire un minerale che l’organismo non riesce a produrre a livello endogeno.

Le funzioni vitali dell’organismo risentono della mancanza di quella piccolissima traccia giornaliera necessaria (55 microgrammi):

  • Antiossidante – Contribuisce alla formazione dell’enzima glutatione perossidasi che, insieme alla vitamina E, svolge un ruolo antiossidante contro i radicali liberi.
  • Ormoni tiroidei – Questo oligominerale è un componente dell’enzima iodiotironina desiodasi che trasforma l’ormone tiroxina nella sua forma attiva triiodiotironina e regola il processo idi formazione degli ormoni prodotti dalla tiroide.
  • Tumore tiroideo – Il selenio è un componente della tioredoxina reduttasi ossia l’enzima responsabile delle degradazione del perossido di idrogeno, un potente ossidante che può provocare gravi danni alle cellule tiroidee.
  • Proteine – La forma selenio cisteina partecipa al processo di traduzione di più di venti proteine (trasformazione RNA messaggero in materiale proteico).
  • Immunomodulatori – Il selenio legato a diverse proteine o meglio sotto forma di seleno-proteine contribuisce a processi immunomodulatori.
  • Potere chelante – Questo oligominerale è capace di legarsi a metalli pesanti quali cadmio, mercurio, arsenico e piombo e favorire la loro eliminazione dall’organismo.
  • Sangue – È stato riscontrato il suo contributo nel processo di fluidificazione del sangue, riduzione della viscosità delle piastrine e formazione delle prostaglandine che regolano la pressione sanguigna.

Selenio: Benefici

Invecchiamento cellulare- foto corriere.it

Le proprietà biologiche lasciano intuire facilmente i notevoli benefici che questo oligominerale è capace di apportare all’organismo afflitto da stati patologici e disturbi di varia natura. E allora il selenio a cosa serve?

  • Invecchiamento– L’azione antiossidante finisce per contrastare l’azione dei radicali liberi e ridurre i danni provocati dal processo di ossidazione a livello cellulare.
  • Patologie cardiovascolari – La capacità di fluidificare il sangue e diminuire la viscosità delle piastrine aiuta a prevenire molte patologie cardiovascolari.
  • Sistema immunitario – L’opera di potenziamento delle difese immunitarie rende possibile prevenire o migliorare lo stato delle patologie autoimmuni, soprattutto quelle che coinvolgono la tiroide.
  • Ipotiroidismo – Il selenio e la tiroide conservano un rapporto privilegiato soprattutto perché l’oligominerale e lo iodio possono trattare l’ipotiroidismo migliorando i suoi sintomi e gestendo in particolare l’aumento di peso legato al rallentamento del metabolismo.
  • Infertilità maschile – Il potere antiossidante migliora la motilità dello sperma e può essere utile per trattare l’infertilità maschile.
  • Processi infiammatori – I vari ruoli biologici svolti da questo oligominerali interessano anche i processi infiammatori.
  • Capelli – Le proprietà antiossidanti contribuiscono a prevenire la caduta dei capelli e a migliorarne lo stato.

Alimenti ricchi di selenio

Alimenti ricchi di selenio- foto efarma.com

L’alimentazione rappresenta la maggiore fonte di selenio sotto diverse forme: organica (seleniometionina), inorganica (selenite) e aminoacidica (selenocisteina).

Quali sono gli alimenti ricchi di selenio?

  • Pesce – Tonno fresco, sardine, triglia, sogliola, merluzzo sotto sale, salmone affumicato, pesce spada, sgombro, cernia, spigola e uova di pesce.
  • Frutti di mare e crostacei – Cozze, aragoste, gamberi, granchio, astice, vongole e ostriche.
  • Carni e salumi – Girello di bovino, agnello, coniglio, filetto di maiale, costolette di maiale, petto di tacchino, petto di pollo e prosciutto crudo.
  • Formaggi – Parmigiano, mozzarella, Emmenthal, ricotta, gorgonzola, fontina e pecorino.
  • Frattaglie – Fegato di bovino o suino, rene di maiale e fegatini di pollo.
  • Farine – Prodotti a base di farine e cereali come frumento di tipo 0, frumento 00, orzo decorticato, orzo, amaranto, riso, segale e grano saraceno.
  • Legumi – Fagioli neri, ceci, lupini, fagioli e lenticchie.

Fabbisogno giornaliero

Fabbisogno giornaliero di selenio- foto popsugar.com

Una dieta varie ed equilibrata riesce a coprire il fabbisogno giornaliero necessario per far fronte alle numerose funzioni biologiche del corpo.

In particolare, il fabbisogno giornaliero di questo oligominerale varia a seconda di età e condizioni fisiche:

  • Neonati fino a 6 mesi – 10 mcg al giorno
  • Bambini da 12 mesi a 3 anni -20 mcg al giorno
  • Bambini da 4 a 8 anni – 30 mcg al giorno
  • Preadolescenti da 9 a 13 anni – 40 mcg al giorno
  • Adulti – 50-55 mcg al giorno
  • Donne in gravidanza e allattamento – 60-70 mcg al giorno

Integratori di selenio

Integratori di selenio- foto styleoga.it

Al giorno d’oggi è molto difficile manifestare una carenza di selenio e una riduzione delle principali funzioni vitali a cui contribuisce questo oligominerale essenziale.

Generalmente una leggera carenza può portare a problemi quali invecchiamento precoce, perdita di elasticità cutanea, abbassamento delle difese immunitarie, problemi tiroidei, sterilità, disturbi dell’umore e problemi cardiovascolari.

Più che altro, gli integratori di selenio possono essere proposti per coadiuvare il trattamento di diversi disturbi:

  • Artrite reumatoide
  • Asma
  • Disturbi della vista
  • Infertilità maschile
  • Mal di testa
  • Nausea
  • Stati depressivi
  • Tendenza a prendere peso
  • Vertigini

Il mercato propone il selenio come integratore presentandolo sotto forma organica (seleniometionina) per via della sua elevata biodisponibilità (il suo assorbimento avviene a livello dell’intestino tenue e dipende dalla forma chimica assunta).

La sua forma organica presenta una biodisponibilità all’incirca 1,5 – 2 volte maggiore rispetto alle forme inorganiche e un  efficace sistema di immagazzinamento nei tessuti.

Un buon integratore di selenio, oltre a sostenere la forma inorganica dell’oligominerale, deve presentare un’altra sostanza che agisce in sinergia.

In questo senso viene utilizzato il BioPerine-Piper Nigrum, un principio attivo del pepe nero che migliora l’assorbimento intestinale dei micronutrienti come il selenio.

Controindicazioni

Fragilità a unghie e capelli- foto me.popsugar.com

La somministrazione di integratori di selenio deve essere sempre consigliata e seguita da un medico esperto per evitare l’assunzione di quantità superiori ai 400 mcg al giorno, una quantità che provoca tossicità (selenosi):

  • Problemi agli annessi cutanei (fragilità a unghie e capelli)
  • Problemi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea e dolori addominali)
  • Stati confusionali
  • Neuropatia periferica (addormento e formicolio agli arti inferiori e superiori)
  • Problemi cutanei (dermatiti ed eczemi)
  • Disturbi cardiaci, epatici e renali
  • Interazioni con farmaci anticoagulanti

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