Integratori di papaina: tutta la verità sull’estratto della papaya

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Chi soffre di cattiva digestione  e problemi allo stomaco può trovare benefici con gli integratori di papaina. Il nome esotico di questa particolare integrazione alimentare deriva per l’appunto dalla papaya, il frutto che contiene l’enzima proteolitico papaina.

Papaia frutto – foto fruitbookmagazine.it

Ma cos’è la papaina? È una proteasi solfodrica estratta dalla pianta Carica papaya L. si comporta analogamente alla pepsina umana, l’enzima secreto dallo stomaco con lo scopo di digerire le proteine alimentari.

La papaina si ottiene da raschiature o incisioni superficiali a carico dei frutti acerbi di papaya: il succo che fuoriesce viene raccolto in appositi recipienti, fatto coagulare per agitazione e lasciato essiccare al sole. Quella polvere granulare o informe, bianca o grigiastra che si ottiene si presenta  come un deposito ricco di enzimi proteolitici.

Papaya: valori nutrizionali

Il frutto tropicale che molto spesso giunge sulle nostre tavole è un frutto ricchissimo di acqua che contiene numerose sostanze utili al benessere generale:

  • vitamina A
  • vitamina C
  • vitamina E
  • antiossidanti (selenio, flavonoidi e carotene)
  • sali minerali (potassio, calcio, fosforo, magnesio e ferro)
  • enzimi coadiuvanti della digestione (papaina)

Papaina: proprietà

Benefici integratori papaina- foto solucionarinfeccionorina.blogspot.com

La papaina conserva numerose proprietà biologiche come l’efficacia antinfiammatoria e antiedemica che aiuta a riassorbire edemi ed ecchimosi sottocutanei. Si tratta di un enzima capace di ridurre l’infiammazione e i sintomi provocati dal rilascio di particolari mediatori chimici e favorire l’assorbimento di edemi localizzati di varia entità.

L’enzima vegetale si presenta come una sostanza in grado di digerire i tessuti morti senza interessare quelli vivi circostanti, una sorta di scalpello biologico in grado di selezionare le aree d’azione.

Il suo principale utilizzo è legato alle capacità digestive della molecola, soprattutto in associazione con altre sostanze ad azione proteolitica (degradazione delle proteine) come bromelina e ficina.

Di fatto, l’enzima vegetale viene considerato un rimedio insostituibile dopo i pasti abbondanti e frettolosi  e un ottimo antidoto contro le infiammazioni e la ritenzione idrica. È per questo che la papaina viene utilizzata spesso nella cura di ritenzioni e cellulite.

La papaina combatte il bruciore di stomaco e la formazione di gas intestinali, oltre ad aiutare a purificare l’organismo: ottimizzando il processo digestivo limita la formazione di sostanze di scarto.

Papaya fermentata

Papaya fermentata- foto inran.it

I prodotti a base di papaya fermentata che si trovano in commercio possono conservare un alto contenuto di papaina e un mix di altre sostanze quali vitamine, minerali e componenti organiche. Sono questo tipo di preparazioni a sviluppare le proprietà immunostimolanti, antiossidanti e immun-age proprie della papaya.

È la fermentazione prolungata della papaya a moltiplicare gli effetti benefici del composto, non più semplice spazzino dei radicali liberi ma vero e proprio elemento che stimola il sistema antiossidante endogeno dell’organismo e lo rende capace di proteggere le membrane cellulari e il DNA dello stress ossidativo.

Il processo fermentativo modifica profondamente il contenuto di proteine e carboidrati, generando sostanze con proprietà immunomodulanti ovvero di regolazione delle difese immunitarie come i  ß-Glucani.

Ficina, bromelina e papaina: enzimi proteolitici a effetto digestivo

La papaina viene spesso associata ad altri enzimi proteolitici come ficina e bromelina, rispettivamente estratti da fico e ananas. Oltre al potere antinfiammatorio e drenante, queste sostanze espletano un’azione di scissione dei legami peptici delle proteine, proprio come fa la pepsina a livello gastrico per digerire le fonti proteiche.

In questo senso è importante arricchire l’alimentazione di ananas, papaya e fico e ricorrere a integratori alimentari appositamente preparati. La proprietà digestiva di bromelina, papaina e ficina risulta decisamente superiore rispetto a quella della pepsina.

Papaina: come viene usata?

Usi papaina- foto donnaclick.it

In commercio, l’enzima vegetale è disponibile purificato o fermentato e sotto diverse forme: capsule, polvere, in paste dentifricie e cosmetici.

L’estratto vegetale viene utilizzato nel settore alimentare, spesso associato a fermenti vegetali ad azione proteolitica, per ammorbidire la carne solo in superficie e chiarificare le bevande.

In campo medico e fitoterapico, l’enzima di origine vegetale viene usato per coadiuvare la digestione, soprattutto a livello gastrico (ipocloridria e dispepsia). Di fatto esiste una vasta gamma di integratori di papaina che promettono di aiutare il processi digestivo e ridurre le problematiche a carico dello stomaco.

Il principio attivo della papaya viene usato anche nella preparazione di paste sbiancanti, creme depilatorie, rimedi casalinghi per alleviare stati pruriginosi, lozioni detergenti per le lenti a contatto e prodotti per rimuovere i frammenti necrotici dalle ulcere cutanee. In particolar modo, tra gli ingredienti naturali che si possono utilizzare nei cosmetici fai da te per ritardare la crescita del peli rientra la papaina: il meccanismo di azione di crescita del pelo sembra sia influenzato in minima parte dall’azione proteolitica dell’enzima della papaia.

Papaina: controindicazioni ed effetti collaterali

Integratori di papaina: controindicazioni ed effetti collaterali- foto greenme.it

La parte dell’albero legnoso originario dell’America tropicale che contiene il principio attivo è il lattice ottenuto dal frutto non ancora maturo e presente anche nelle foglie e nel tronco della pianta.

L’enzima vegetale può provocare reazioni allergiche da contatto e può agire come un serio irritante e vescicante in soggetti predisposti.

Per evitare che l’uso di integratori di papaina o prodotti a base di papaya fermentata sviluppi controindicazioni ed effetti collaterali è preferibile rispettare le dosi raccomandate, magari usandola per cicli brevi.

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