Flavonoidi: cosa sono, alimenti, integratori e dove si trovano

Negli ultimi tempi si parla di flavonoidi e dei loro effetti positivi sulla salute, specie quando si assumono sotto forma di integratori. Ma cosa sono i flavonoidi? A cosa servono?

La prima cosa da sapere è che non sono altro che composti con proprietà antiossidanti che prevengono l’invecchiamento cellulare e l’insorgenza di varie patologie.

Solitamente il concetto di “flavonoide” si associa a vino rosso, birra, tè verde, biancospino, tarassaco, propoli e altri tipi di frutta, verdura e  piante officinali.

In realtà dire flavonoidi significa dire tutto e nulla, visto che esistono tantissimi tipi di composti che possono essere racchiusi in questa categoria.

Flavonoidi: Cosa sono?

I flavonoidi nel loro significato più ampio sono dei polifenoli e pertanto svolgono funzioni importantissime per il benessere dell’organismo.

Per esempio, i flavonoidi riducono gli stati infiammatori, migliorano la funzionalità sanguigna e combattono lo stress ossidativo.

Di fatto esistono tantissimi tipi di flavonoidi con classificazione differente in base alle strutture e alle funzioni, anche se alcuni sono più conosciuti di altri.

Nel concetto di “flavonoide” rientrano per esempio i flavoni (es. luteolina e apigenina), i flavonoli (es. rutina, kaempferolo e quercetina) , i flavanoni (es. esperedina), i flavanoli (es. tannini e catechine), gli isoflavoni (es. genisteina e daidzeina) e le antocianidine (cianidina, malvidina e pelargonidina).

Flavonoidi: Proprietà

Non solo antiossidanti. I flavonoidi sviluppano notevoli benefici positivi sullo stato di salute, pur essendo molto diversi tra loro dal punto di vista strutturale. Quali sono le loro principali attività?

• Antiossidanti – Il potere antiossidante combatte l’attività dei radicali liberi, scongiurando l’invecchiamento cellulare e la comparsa di patologie anche gravi.
• Antinfiammatori – Questi composti ostacolano la formazione e/o l’attività dei composti legati alla risposta infiammatoria a malattie e problemi di varia natura.
• Neuroprotettore – L’azione antiossidante si rivela preziosa per migliorare la funzionalità intellettiva e ostacolare l’insorgenza di malattie neurodegenerative come l’Alzhéimer.
• Antitrombotico – La loro capacità di evitare l’aggregazione delle piastrine evita la formazione di coaguli rischiosi.
• Antimicrobico – Esistono alcuni flavonoidi caratterizzati da un’intensa attività antimicrobica che uccide i microrganismi potenzialmente nocivi.
• Antivirale – Secondo alcune ricerche, alcuni composti sarebbe in grado di gestire le infezioni virali lievi.
• Epatoprotettore – Il fatto che riescano a migliorare l’attività di filtraggio del fegato aiuta a liberarsi di materiali di scarto e composti tossici.
• Venotonici – Si tende a conoscere i farmaci a base di flavonoidi per le emorroidi. Perché? Migliorano il tono dei vasi, riducono la permeabilità dei capillari e migliorano il deflusso linfatico.
• Vasodilatore – Oltre a rinforzare le parte di vene e capillari, i flavonoidi dilatano i vasi sanguigni e tengono sotto controllo la circolazione del sangue.

Flavonoidi: Alimenti

I flavonoidi, dove si trovano in natura? Questi composti sono contenuti nella frutta e nella verdura, nei semi oleosi e in alcune bevande.

Per esempio, il prezzemolo, il sedano, la menta e la camomilla contengono flavoni; la soia e i suoi derivati racchiudono isoflavoni; la mela, i frutti di bosco, il cavolo, i broccoli, l’uva nera e il tè verde sono ricchi di flavonoli.

E ancora, i pomodori, la menta e gli agrumi contengono flavoni; il cacao, il tè verde, il caffè, il vino rosso e il melograno nascondono flavanoli; le fragole, l’uva nera, i lamponi, la cipolla rossa e il cavolo viola presentano le antocianine.

Non bisogna dimenticare che bevande come tè verde e nero, vino rosso e birra contengono ottime percentuali di flavonoidi.

Flavonoidi come integratori

Non solo flavonoidi nel vino. La maggior parte dei flavonoidi  è contenuta in parti non mangiabili (come semi e buccia) e questo ha portato alla produzione di diversi tipi di  integratori di flavonoidi.

È possibile trovare flavonoidi in compresse o capsule, spesso arricchite da altri composti (minerali e vitamine). Il loro sapore è neutro.

In alternativa, pur essendo poco sdoganati, esistono integratori di flavonoidi in polvere ricavati da piante e frutti. Solitamente devono essere disciolti in acqua o latte.

Tuttavia, avendo una struttura e una funzione differente, ogni flavonoide può avere un effetto diverso sull’organismo.

È bene sapere che la daidzeina lenisce i sintomi tipici della menopausa, previene la comparsa dell’osteoporosi e protegge il sistema cardiocircolatorio.

La cianidina, invece, ha un effetto tonificante sui vari sanguigni, sviluppa un’azione antiossidante e contrasta le infezioni. Inoltre impedisce la formazioni di coaguli.

La luteolina vanta un potere antinfiammatorio sulle funzioni cerebrali  mentre la quercetina rafforza le pareti dei vasi sanguigni, ha effetti positivi sulla funzione cognitiva e sviluppa un’azione antimicrobica.

E ancora, l’esperidina conserva un’azione antitrombotica, un effetto antinfiammatorio e migliora la funzione dei neuroni.

Modalità d’uso

Gli integratori di flavonoidi sono pensati per regalare un boost antiossidante e antinfiammatorio, specialmente quando non si segue una dieta sana ed equilibrata.

In tal senso è importante assumere flavonoidi seguendo i dosaggi consigliati dal produttore per evitare di aprire la porta a problematiche e patologie.

Flavonoidi: Controindicazioni

L’assunzione di flavonoidi farmaci e  integratori è ben tollerata dal corpo, ma richiede qualche piccola attenzione.

È meglio evitare questi prodotti se si soffre di problemi di coagulazione sanguigna, ipotensione e diabete. Vale lo stesso in caso di gravidanza e allattamento.

Tra gli effetti collaterali che compaiono in caso di sovradosaggio spiccano mal di testa, diarrea, dolore addominali e rash cutanei.

Come trovare il migliore integratore di flavonoidi

In commercio esistono tantissimi tipi di integratori di flavonoidi, ma proprio questa varietà potrebbe creare confusione. Come trovare il migliore integratore?

• Forma di commercializzazione – La scelta di flavonoidi in bustine, compresse o capsule dipende dalla comodità di assunzione: capsule e compresse deglutite con acqua e polvere disciolta in un liquido.
• Concentrazione – Per ottenere il massimo dei benefici è necessario valutare la concentrazione del principio attivo per ogni dose, restando in un range da 300 a 600 mg.
• Ingredienti extra – Gli ingredienti extra completano o migliorano l’attività dei flavonoidi: quercetina e bromelina per rafforzare i vasi e migliorare la circolazione sanguigna; daidzeina o genisteina e calcio per gestire i sintomi della menopausa e rinforzare le ossa; e così via.
• Allergeni – Il fatto che i flavonoidi vengano ricavati da fonti alimentari rende necessario fare attenzione alle allergie preesistenti.
• Prezzo – Il prezzo degli integratori di flavonoidi dipende dalla formulazione, dalla forma di commercializzazione e dalla marca. Per risparmiare è possibile valutare l’acquisto online.

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Qual è il migliore integratore di flavonodi? Non esiste una risposta unica per tutti perché entrano in gioco le esigenze individuali.

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