Encefalite giapponese: cause, sintomi e trattamenti

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Si chiama encefalite giapponese e si presenta come una malattia infettiva trasmessa all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Culex infette, un’infiammazione che colpisce il cervello e deve essere gestita tempestivamente per evitare danni permanenti!

Zanzara del genere Culex- foto corriere.it

Le zanzare Culex vengono infettate dal virus del genere Flavivirus solo dopo aver punto ed essersi nutrite del sangue di uccelli migratori o animali domestici che ospitano il virus responsabile dell’encefalite giapponese.

Nonostante l’encefalite giapponese si manifesti solo da 1 a 20 casi su 1000 infezioni con una serie di sintomi, il livello di decesso raggiunge soglie del 20-30%.

Chi riesce a sopravvivere, però, può riportare una serie di disturbi neurologici permanenti che vanno dalla difficoltà a deglutire alla tetraparesi spastica.

Encefalite giapponese: Cause

Cause dell’encefalite giapponese- foto festivaldelverdeedelpaesaggio.it

La malattia infettiva nota come encefalite giapponese è causata dalla veicolazione del virus appartenente al genere Flavivirus, lo stesso a cui appartengono i virus della Dengue e della Febbre gialla.

Il genoma del virus a singola catena di RNA virale, antigenicamente correlato al virus dell’encefalite St. Louis e a West Nile Virus, è avvolto nel capside proteico.

L’involucro è formato da proteine, alcune delle quali costituiscono antigeni particolarmente attivi che flottano all’interno della parete e promuovono l’entrata del virus nelle cellule bersaglio degli organismi.

L’incubazione della malattia può durare un periodo che varia dai 5 ai 15 giorni e può presentare un quadro sintomatologico ben preciso o dare vita a disturbi di lieve entità come meningite asettica o stati febbrili.

Di fatto la trasmissione di questa malattia infettiva non avviene da uomo a uomo ma da zanzare infette a che sfruttano risaie, stagni, paludi e bacini idrici per la deposizione delle uova oppure colture agricole presenti in ambienti urbani che presentano condizioni favorevoli al loro sviluppo.

I soggetti più a rischio sono per l’appunto i viaggiatori che soggiornano all’aperto in aree endemiche dell’Asia e di alcune regioni dell’Oceania per tempo prolungato.

Il rischio di ammalarsi è presente tutto l’anno, con picchi in corrispondenza delle piogge monsoniche fino all’inizio della stagione secca.

Encefalite giapponese: Sintomi

Letargia- foto oldeconomy.org

L’infezione veicolata dalle zanzare Culex risulta quasi sempre asintomatica, ma resta possibile ravvisare un pool di sintomi dell’encefalite giapponese:

  • Agnosia
  • Aprassia
  • Capogiri
  • Coma
  • Conati di vomito
  • Convulsioni
  • Disfagia
  • Disorientamento temporale e spaziale
  • Emiplegia
  • Febbre
  • Intorpidimento dei muscoli del dorso e del collo
  • Letargia
  • Mal di testa
  • Mancanza di coordinazione dei movimenti
  • Perdita dei sensi
  • Stanchezza
  • Stato confusionale
  • Tetraparesi spastica
  • Tetraplegia
  • Tremori

Diagnosi

Analisi del sangue- foto vediamocichiara.it

La comparsa dei sintomi dell’encefalite giapponese richiede il consulto immediato di un medico che, attraverso analisi ed esami specifici, può stabilire la diagnosi e la giusta terapia.

Più in particolare l’opera di diagnosi richiede le analisi del sangue e un’indagine approfondita su siero e liquido cerebrospinale per gli antigeni del virus.

Encefalite giapponese: Cura

Terapia farmacologica- foto healthcare-informatics.com

Non esiste un trattamento specifico per questa encefalite virale, ma il paziente viene sottoposto a una terapia a base di analgesici, antipiretici e liquidi per alleviare i sintomi e un attento monitoraggio fino alla scomparsa dell’infezione.

Purtroppo il trattamento può non essere sufficiente a provocare l’inabilità permanente sotto forma di problemi cerebrali  e instabilità mentale.

Chi sopravvive può non essere in grado di parlare, soffrire di convulsioni, restare paralizzato o vivere stati di alterazione mentale.

Encefalite giapponese: Prevenzione

Prodotti anti-zanzare- foto lettoaquattropiazze.it

Evitare l’insorgenza di questa malattia infettiva e gli eventuali risvolti negativi rimane la priorità assoluta. Ovviamente è essenziale mettere in pratica alcune misure di prevenzione individuale e procedere con il vaccino di JE.

Regole di prevenzione personale

Chiunque si appresti a visitare il Sud Est Asiatico durante la stagione delle piogge o le regioni temperate di Cina, Giappone, penisola coreana e parti orientali della Russia durante l’estate e l’autunno deve mettere in pratica alcuni accorgimenti:

  • Usare manicotti e pantaloni lunghi
  • Spalmare una crema repellente
  • Non stazionare in zone paludose di prima serata e mattina
  • Mantenere le stanze con l’aria condizionata
  • Sostare in locali e sale con finestre e porte schermate

Encefalite giapponese: Vaccino

La FDA (Food and Drug Amministration) e l’EMEA (Agenzia Europea dei Farmaci) hanno approvato la somministrazione del vaccino Ixiaro per via intramuscolare nella regione deltoidea in 2 dosi, la seconda delle quali è iniettata a 4 settimane di distanza dalla prima.

Il vaccino per encefalite giapponese conserva una buona immunizzazione attiva solo se il suo ciclo viene completato almeno una settimana prima del viaggio intercontinentale o del possibile contatto con il virus responsabile.

Farsi vaccinare non comporta particolari rischi, salvo lievi effetti collaterali quali rossori, febbre e dolori.

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