Encefalite: cause, sintomi e terapie

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L’encefalite è un processo infiammatorio a carico delle strutture dell’encefalo, generalmente provocato da un’infezione virale che giunge per l’appunto nel sistema nervoso. Le encefaliti rappresentano un’emergenza medica che esordiscono con una sintomatologia simile a quella dell’influenza, ma che impongono un trattamento molto diverso.

Encefaliti- foto salute.pourfemme.it

Cause

Il termine encefalite raggruppa tutta una lunga serie di malattie: virus come l’herpes, morbillo, rosolia, varicella, parotiti e patologie batteriche come la sifilide e la tubercolosi. Sostanzialmente chiunque può sviluppare questa condizione, soprattutto in presenza di un sistema immunitario debole e poco efficiente (bambini, anziani e persone con malattie immunodepressive).

I fattori scatenanti più comuni sono le infezioni virali, le anomalie del sistema immunitario, le infezioni batteriche, le infezioni protozoarie e le infezioni fungine:

  • Encefalite virale – Le encefaliti primarie provocate da virus che invadono il sistema nervoso (arbovirus, poliovirus, echovirus, coxsackievirus, virus herpes simplex, virus trasmessi dalle punture di zanzare o zecche come l’Encefalite Giapponese, varicella-zoster, virus della rabbia o della parotite) e le encefaliti secondarie provocate da brucellosi, sifilide, malaria, toxoplasmosi e simili.
  • Encefalite autoimmune – Questo tipo di encefaliti sono caratterizzate da una risposta esagerata o anomala del sistema immunitario. In sostanza, gli elementi che costituiscono il sistema immunitario aggrediscono gli organi e i tessuti dell’organismo, provocando ingenti danni.
  • Encefalite batterica – Si tratta di un tipo di encefalite molto rara provocata da batteri quali Borrelia burgdorferi o “batterio della malattia di Lyme”, Bortella henselae e Mycoplasma pneumoniae.
  • Encefalite Protozoaria – Questa volta sono i protozoi a determinarsi come causa scatenante del problema (protozoo della toxoplasmosi, plasmodio della malaria e protozoo dell’encefalite amebica primaria o Naegleria fowleri).

C’è da dire che potenzialmente qualsiasi processo infiammatorio provocato da una patologia o infezione esistente può arrivare alle strutture encefaliche e quindi dare vita a un’encefalite.

Encefalite: sintomi

Sintomi encefaliti- foto scienzaesalute.blogosfere.it

Il corredo di sintomi dell’encefalite sono svariati, esattamente come la natura delle cause. L’encefalite provoca diversi sintomi, che possono variare dalla forma che si presenta:

  • agitazione
  • amnesia
  • conati
  • convulsioni
  • difficoltà motorie andatura instabile
  • disorientamento
  • febbre
  • fotosensibilità
  • letargia
  • mal di testa
  • nausea
  • perdita di conoscenza
  • stato confusionale
  • tremori

A un primo sguardo i sintomi dell’encefalite lieve sono piuttosto comuni, anzi possono essere accostati a un attacco di influenza o essere indistinguibili dai sintomi della malattia subordinata. Anche se più raramente, quando si tratta di un’encefalite piuttosto grave, oltre a percepire una sintomatologia più acuta, possono insorgere perdita di forza muscolare, difficoltà nel parlare e visione sdoppiata.

Diagnosi

La varietà dei sintomi dell’encefalite possono essere inquadrati nella giusta prospettiva diagnostica solo rivolgendosi al medico curante.

Un esame obiettivo accurato prevede che il medico visiti il paziente, ricercando i segni clinici esterni e interrogandolo sulla sintomatologia. Spetta solo a lui iniziare a indagare con analisi ed esami specifici per procedere con una diagnosi della natura dell’infezione in atto (encefalite erpetica, encefalite autoimmune, encefalite virale, encefalite letargica e così via).

  • Esami del sangue – Il prelievo di un campione di sangue può far risalire al tipo di agente infettivo che ha scatenato l’encefalite.
  • Puntura lombare – La puntura lombare consiste nel prelievo di un campione di liquido cerebrospinale e nella sua analisi di laboratorio per l’identificazione della causa scatenante.
  • Elettroencefalogramma – Si tratta della registrazione dell’attività elettrica dell’encefalo in grado di rilevare l’eventuale presenza di uno stato infiammatorio o possibili anomalie.
Elettroencefalogramma – foto nostrofiglio.it

L’accertamento della condizione può richiedere anche l’esecuzione di alcuni test di Neuroimaging funzionale (tomografia computerizzata e risonanza magnetica).

Terapie

La tempestività è la chiave del successo delle terapie. Se l’infezione si è estesa, chiaramente il quadro clinico diviene più complesso da gestire e potrebbero sviluppare pesanti conseguenze dal punto di vista neurologico come paralisi degli arti, ritardo mentale, alterazioni dell’udito e manipolazioni della visione.

Solitamente la cura per le encefaliti consiste nella somministrazione di farmaci per via endovenosa:

  • antibiotici, se la causa è un batterio;
  • medicinali antivirali, se la causa è un virus;
  • acetaminofene, se la sintomatologia include mal di testaforte e febbre.

Nei casi più gravi, per esempio se l’encefalite ha compromesso le abilità motorie, potrebbe essere necessario affiancare una riabilitazione

Quando l’encefalite è particolarmente grave o non accenna a sparire nonostante il trattamento è necessario procedere con il ricovero ospedaliero per fornire il giusto supporto medico-sanitario:

  • somministrazione di farmaci a seconda del caso specifico,
  • supporto della respirazione.
  • approvvigionamento, tramite sondino, di tutti i nutrienti.

Nei rarissimi casi in cui la situazione degenera potrebbe sopraggiungere addirittura la morte: è per questo che l’encefalite non deve essere sottovalutata e impone un intervento tempestivo che faccia sperare in una guarigione veloce e completa.

Prevenzione

Oggi è possibile prevenire con un vaccino solo alcune forme di encefalite ovvero quelle provocate da agenti infettivi. Si tratta dell’unico modo conosciuto per ovviare a tale condizione.

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