Che cos’è l’apnea notturna e quali sono le cause

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L’apnea notturna è un arresto della respirazione che avviene durante il sonno, ha una durata variabile e può essere di due tipi: centrale, ostruttiva o mista.

L’apnea notturna di tipo centrale è di origine neurologica, il respiro subisce un arresto per mancanza di stimoli nervosi. L’apnea ostruttiva è molto frequente e avviene a causa di un’ostruzione o per un collasso delle vie aeree superiori: i polmoni cercano di espandersi per permettere di respirare ma non è possibile a causa di un’ostruzione del passaggio dell’aria alle vie respiratorie. In questo caso aumenta la frequenza cardiaca e diminuisce l’ossigeno nel sangue, provocando una serie di conseguenze nel nostro organismo.
L’apnea notturna mista presenta le caratteristiche sia dell’apnea centrale che ostruttiva e verrà trattata come quest’ultima.

Un paziente risulta affetto dalla sindrome dell’apnea notturna ostruttiva se si registra una polisonnografia di almeno 5 apnee o ipopnee per ora di sonno e sono presenti i sintomi elencati nel paragrafo seguente.

Sintomi, cause e rimedi della sindrome da apnea notturna

La sindrome da apnea notturna, O.S.A.S. (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), colpisce circa il 10% della popolazione adulta e può essere causata da problemi fisiologici o dal sovrappeso, dall’assunzione serale di alcolici, dalla nicotina, dai sedativi e dalla presenza di tonsille o adenoidi.

I sintomi più frequenti riscontrati nei pazienti affetti da O.S.A.S. sono:

  • sonnolenza diurna;
  • difficoltà a concentrarsi;
  • difficoltà a memorizzare;
  • colpi di sonno alla guida
  • sudorazioni notturne
  • risvegli notturni con sensazione di soffocamento
  • nicturia
  • cefalea
  • sensazione di bocca asciutta al risveglio

Per avere una diagnosi ufficiale sulla sindrome bisogna affidarsi a diversi specialisti: cardiologo, otorinolaringoiatria e pneumologi che permettono di effettuare diversi test per registrare i parametri durante il sonno. I test da svolgere sono la polisonnografia e la rinofibrolaringoscopia.

La sindrome dell’apnea notturna può causare delle complicanze e coinvolgere altri apparati come l’apparato respiratorio, il cardio-circolatorio e il sistema neurologico.

Quali rimedi applicare

I primi rimedi a scopo terapeutico sono la riduzione del peso e l’eliminazione di alcol e sedativi. In alcuni casi, il paziente dovrà utilizzare la CPAP (Continous Positive Airway Pressure), ovvero uno strumento dotato di una maschera che crea una pressione nasale continua durante il sonno.

Esistono diverse terapie da poter effettuare per eliminare o ridurre le cause che determinano le apnee notturne, tra cui:

  • terapia posizionale: uno specialista può indicare l’uso di un dissuasore di posizione in grado di evitare che il paziente assuma una posizione supina durante il sonno;
  • terapia chirurgica: interventi chirurgici sulle vie aeree superiori
  • terapia protesico-ortodontica: si utilizzano degli apparecchi ortodontici di avanzamento mandibolare che aiutano ad aumentare lo spazio retrofaringeo e riducono l’ostruzione;
  • terapia comportamentale: se necessario si concentra la terapia sulla riduzione del peso con un programma di alimentazione sana e lo svolgimento di attività fisica.

Il trattamento chirurgico per la sindrome dell’apnea notturna è richiesto solo se estremamente necessario. In caso di intervento chirurgico è necessario effettuare uno studio pre-operatorio sistematico del sonno e lo studio morfologico.

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