Come sconfiggere la paura o almeno ridimensionarla

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donna_optCome sconfiggere la paura? Come si può ritrovare il benessere perduto? Eliminare la paura dalla nostra vita non è possibile, però possiamo pur sempre ridimensionarla e acquisire l’auto-controllo.  Ricordiamoci anche che è grazie alla paura che possiamo l’istinto di sopravvivenza. Sentiamo  l’irrefrenabile esigenza di difendere la “nostra pelle”, in un modo o nell’altro. Quindi è un bene che proviamo paura, altrimenti saremo solo degli incoscienti che mettono a rischio la vita.

Esiste però una paura che ci rende poco fieri di noi stessi. Ed è la paura irrazionale, quella che assume tante forme, perché è la nostra illimitata immaginazione a crearla. è la paura che non confessiamo nemmeno a noi stessi.

L’immaginazione, è un arma a doppio taglio. Può essere una vera benedizione quando si tratta di dar vita all’invenzione del secolo o può rivelarsi una dannazione, quando trama contro di noi.  è davvero possibile che un essere umano, arrivi a torturarsi  nei modi più fantasiosi, semplicemente sfruttando la propria mente?  Per esperienza personale posso dire che SI, la nostra mente può torturarci all’infinito, ma solo se noi lo permettiamo.

La paura è una sensazione vera, che ostruisce i pori della pelle, annebbia la mente e irrigidisce i muscoli. La lingua si blocca e gli occhi si sbarrano. Davanti a cosa? Al frutto dell’immaginazione. Il 99,99% delle nostre paure, sono assolutamente immotivate. Ha senso per caso, avere paura del buio? E la paura dei fantasmi? Che dire invece, della paura che proviamo davanti al nostro capo? Passiamo gran parte delle nostre giornate ad avere praticamente paura di vivere, perché ci arrovelliamo il cervello per cose che probabilmente non ci accadranno mai. Come si può bloccare questo trip mentale? Come si esce dalla paura nel momento stesso in cui la stiamo sperimentando?

Come sconfiggere la paura (o almeno ridimensionarla)

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L’essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia.
Stephen King, A volte ritornano, 1978

      1. Guardiamo in faccia il nemico. Se vogliamo sconfiggere la paura, bisogna prima imparare a riconoscerla questa benedetta paura. Individuiamo tutte le cose che ci terrorizzano.  Bisogna essere sinceri con noi stessi e non provare vergogna, perché la paura è un emozione UMANA e non esiste (almeno in questo caso) la risposta giusta e quella sbagliata.
      2. Riconoscere la paura, significa capire quando è salutare (l’istinto di sopravvivenza) e quando è dannosa (fantasie assolutamente immotivate). Quando appartiene alla seconda specie allora bisogna agire
      3. Non so voi, ma io la paura la sento arrivare. Prima la percepisco lieve e credo di poterla controllare, poi mi travolge e mi rende incapace di pensare con lucidità. Se non la riesco a controllare è solo colpa  mia. Sapete perché? Perché non ho mai avuto il coraggio di affrontarla da vero.
      4. Sembrerà un controsenso ma, ho sperimentato sulla mia pelle che, per sconfiggere la paura, devo guardarla in faccia. Devo lasciarmi travolgere da lei. Quando arrivo all’apice del terrore, si ridimensiona fino a scomparire. Segue un suo percorso del tutto naturale. Voglio farvi un esempio, sono sicura che molti di voi hanno avuto un esperienza molto simile alla mia:

Da bambina, avevo paura del buio. Non tanto perché non riuscivo a vedere la mia camera da letto, ma perché temevo che nel buio, si potessero vedere cose che alla luce del giorno rimanevano celate. La paura del buio nascondeva quella per i fantasmi, la quale a sua volta,   celava ancora più in profondità la paura della morte. La notte non dormivo senza avere la luce del corridoio accesa (quella diretta ovviamente mi dava fastidio). Se per caso mi svegliavo nelle ore notturne e mia madre aveva già spento la luce, per me era il panico. Ero paralizzata dalla paura e non riuscivo ad alzarmi per riaccenderla. Non riuscivo a dormire ovviamente, perché già la camera si riempiva di spettri immaginari e non riuscivo nemmeno a gridare, per paura che mi facessero del male. Ero un topo in gabbia.

In realtà poi la situazione si sbloccava, solo perché la mia paura vinceva. Il terrore era più forte di tutto. Così mi alzavo e correvo a riaccendere la luce. Ecco che tornavo a dormire serena. La paura ha vinto per molti e molti anni. Fino a quando… mi sono stufata. Ero stanca di essere vittima della mia stessa paura, oltre tutto immotivata. Così una notte, mi costrinsi a stare al buio. Spensi la luce e rimasi la, per diverse ore. In preda a tutte le mie paure, lottando per NON accendere quella luce. Vinsi io.

Ci sono paure che richiedono un impegno superiore, a volte anche anni di lavoro. Sconfiggere la paura della morte ad esempio, credo che sia stata la sfida più difficile per ogni uomo. Per questo penso che non sia importante puntare sempre a sconfigge la paura, ma si può almeno cercare di ridimensionarla abbastanza, da non dover esserne vittime indifese.

Fonte Prima Immagine: Eflon
Fonte  Seconda Immagine: geishaboy500

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