Come dimagrire velocemente con la dieta dell’uva

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L’autunno è cominciato e tutti noi vorremmo preservare la forma fisica, che grazie all’estate e al maggior movimento fatto, abbiamo raggiunto. E allora cominciamo a leggere riviste e chiacchieriamo con chi ha già sperimentato qualche nuova dieta efficace. Una da segnalare ce l’abbiamo anche noi, si tratta della dieta dell’uva.

Sappiamo che l’uva ha ottime proprietà nutritive e contiene zuccheri solubili nella percentuale del 18%, è ricca di potassio e povera di sodio. Ha proprietà diuretiche ed è utile ai soggetti che soffrono di stipsi. Ha un potere saziante basso, in un chilo di uva sono contenute ben 600 kcalorie. È proprio nella tarda estate ed in autunno che abbiamo maggiore disponibilità di questo frutto, e quindi sotto, con la dieta dell’uva.

Come acquistare l’uva: gli acini dell’uva sono molto delicati per la pelle che li protegge, essi una volta raccolti, non maturano ulteriormente. Se compriamo uva bianca, per capire se l’uva è matura possiamo considerare il colore degli acini, che dovrebbe tendere al giallo; se ci orientiamo verso l’uva nera, il chicco deve tendere al colore scuro. I chicchi devono essere tutti attaccati saldamente al grappolo ed il gambo deve essere flessuoso. Dopo aver acquistato l’uva, eliminiamo gli acini marci, e riponiamo nel frigorifero il grappolo d’uva in un contenitore forato.

Con la dieta dell’uva noi possiamo depurarci e ritrovare l’energia, e donare lucentezza alla nostra pelle, soprattutto proteggendola dai primi attacchi del freddo. La dieta dell’uva è stata organizzata per la prima volta a Barcellona dal Consiglio Nazionale Spagnolo della Ricerca, essa ha lo scopo, con poche settimane di regime alimentare dietetico, di depurare l’organismo, eliminare le tossine, e sfruttando gli antiossidanti contenuti in grosse quantità dai chicchi di questo frutto, proteggere la nostra pelle dalla super abbronzatura, cioè dall’esposizione ai raggi UVB ed UVA. All’interno della frutta sono presenti anche i polifenoli, che ci servono per contrastare l’invecchiamento della pelle e prevenire la formazione dei radicali liberi.

Infatti l’ampeloterapia o cura dell’uva è consigliata subito dopo il periodo estivo, proprio per contrastare lo stress legato all’avvicinarsi della stagione invernale, gli effetti tonificanti sono evidenti già dopo pochi giorni, la pelle appare più tonica e luminosa, ci sentiremo subito meglio e sarà migliore la qualità del nostro sonno. Se mangiamo i chicchi con la buccia ed i semi, sarà utile per chi ha problemi di stipsi perché faciliterà il passaggio di cibo nel nostro intestino.

Per quanto tempo seguire la dieta dell’uva? Si può seguire per un numero minimo di tre giorni e massimo di tre settimane, va ripetuta per due giorni, per due volte al mese. Mai eccedere rispetto a queste disposizioni. Ma quale effetto vogliamo ottenere? Se preferiamo ottenere un effetto rassodante e depurativo, associato alla sensazione di maggiore energia, allora possiamo scegliere di sostituire un pasto della giornata, con l’uva. Se invece vogliamo ottenere un effetto dimagrante, al massimo al giorno ne dobbiamo mangiare due chili, pari a 1200 calorie.

Se invece vogliamo seguire solo un regime alimentare dietetico, allora atteniamoci ad un menu del genere: colazione un bicchiere centrifugato di uva, due fette biscottate integrali ed un caffè d’orzo. Oppure sulle fette biscottare stendere un velo di marmellata d’uva e alternare con il latte e cereali.

Spuntino spezza fame: uno yogurt bianco con acini di uva, oppure una schiacciatina dolce.

Il pranzo potrà essere fatto con 50 grammi di penne con le zucchine, insalata mista, quartirolo con uva bianca ed una mela; oppure fusilli con la ricotta 50g e prosciutto cotto, 50g, insalata mista condita con olio e limone,o ancora una frittatina con due uova, 300g di pomodori e zucchine saltate in padella, o ancora spinaci lessi, 300 grammi, con 125 grammi di fiocchi di latte o mozzarella, se preferite; 400 grammi di pane e uva a piacere.

Nel successivo spuntino spezza fame mangiamo dell’uva.

Siamo arrivati alla cena: potrà essere fatta a base di minestra di porri e patate, 150 grammi di filetto di manzo, con un contorno a scelta a base di verdure, 40 grammi di pane integrale. Oppure possiamo variare con un risotto allo zafferano, coniglio all’uva e insalata di radicchio e lattuga. Terzo menu a base di 180 grammi di merluzzo, un piatto di minestrone, macedonia di uva bianca e nera con il limone. Oppure possiamo sostituire il merluzzo, con la sogliola sempre 180 grammi al limone e salvia in padella, oppure ancora, sempre accompagnato dal passato di verdure, potremo preparare il pesce spada alla piastra e 250 grammi di verdure grigliate. Magari la cena della domenica può essere resa più gustosa, con l’aggiunta di una macedonia di uva con una pallina di gelato. Ovviamente sempre un pesce come una trota al cartoccio con erbette e pomodorini, e poi le verdure a piacere 250 grammi, condite con olio e limone.

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