Cimicifuga: a cosa serve, proprietà ed effetti collaterali

0

La cimicifuga o Cimicifuga racemosa è una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae particolarmente apprezzata per le sue proprietà antinfiammatorie e riequilibranti. Scopriamola meglio!

Cimicifuga racemosa- foto stileolistico.it

La pianta di presenta con fusto glabro e alto, foglie larghe e alternate, fiori bianchi con numerosi stami su un racemo ramificato terminale.

L’estratto secco che si ricava dalla radice della pianta, diffusa in Nord America e conosciuta per il suo odore sgradevole capace di tenere lontani gli insetti, viene ampiamente utilizzato per alleviare i disturbi e gli effetti della menopausa o della sindrome premestruale.

Cimicifuga: proprietà e benefici

Menopausa- foto florberry.it

Le proprietà della radice di Cimicifuga racemosa sono legate alla presenza di una serie di principi attivi quali glicosidi triterpenici  (acteina e 27-desossiacteina), alcaloidi, acidi grassi, acido salicilico, tannini, cimicifugina o macrotina, racemosina, flavonoidi e oligo elementi. Ma la cimicifuga a cosa serve?

  • Menopausa – La cimicifuga viene usata in menopausa per via della capacità di isoflavoni e alcaloidi di modulare l’attività dei neuroni e alleviare i sintomi della menopausa (vampate di calore, sbalzi di umore, nervosismo e altro) e del periodo che precede la menopausa (calo brusco degli estrogeni).
  • Analgesico – I composti alcaloidi sono capaci di legare i recettori che inibiscono la percezione del dolore e sviluppano un’azione antidolorifica anche durante le contrazioni uterine della sindrome premestruale.
  • Rilassante – Gli alcaloidi esercitano un effetto rilassante sui nervi in caso di nervosismo o disturbi dell’orecchio come gli acufeni (fischi o ronzi accompagnati da dolore).
  • Osteoporosi – È stato riscontrata la sua capacità di ridurre i livelli di calcio e fosforo nel sangue e di favorire l’incremento della massa ossea, l’idea per contrastare l’osteoporosi della donna in menopausa.
  • Mal di testa – Il mal di testa di origine muscolo tensiva può essere gestito grazie all’azione antinfiammatoria della pianta.
  • Cancro – Alcuni studi portati avanti dall’Ospedale Universitario di Zurigo e l’Università di Albert-Ludwings in Germania, la pianta potrebbe essere efficace nell’alleviare i disturbi simili a quelli della menopausa e del climaterio provocati dal trattamento farmacologico dei tumori al seno.

Cimicifuga: Usi e posologia

Vampate di calore- foto erbesalus.it

Gli estratti della radice di cimicifuga vengono utilizzati per creare formule integrative, prodotti erboristici e farmaci:

  • Medicina – La cimicifuga viene impiegata in un farmaco prescritto per trattare i disturbi legati alla cura dei tumori al seno (farmaci che inibiscono la produzione di estrogeni).
  • Fitoterapia – Gli integratori a base di cimicifuga e altre erbe con azione simile come soia e trifoglio rosso vengono consigliati per alleviare i disturbi del climaterio e della menopausa.
  • Erboristeria – Le gocce o la tintura madre vengono impiegate per calmare i dolori mestruali e i sintomi della menopausa.
  • Omeopatia – L’estratto secco di radice usato per preparare infusi e tisane di cimicifuga può essere usato per alleviare i dolori mestruali, articolari e muscolari.

Cimicifuga: Effetti collaterali e controindicazioni

Estratto secco cimicifuga- foto botanicalspirit.com

La cimicifuga non sembra riservare particolari effetti collaterali, neanche per sovra dosaggi e periodi di trattamento piuttosto lunghi.

Nonostante ciò, qualche anno fa, la Cimicifuga racemosa è stata ritirata dal commercio in via cautelativa a causa di una supposta tossicità per il fegato.

In realtà, dopo qualche accertamento, la pianta ha dimostrato i suoi numerosi benefici nelle problematiche del ciclo e nei fastidi che possono accompagnare la menopausa ed è stata messa di nuovo in vendita.

È possibile che in soggetti sensibili posano comparire alcuni lievi effetti collaterali quali nausea e vomito (iper stimolazione delle aree del cervello che controllano il vomito), problemi gastrointestinali (stimolazione dei succhi gastrici a opera delle sostanze amare) e allergie (salicilati possono creare problemi a soggetti sensibili all’acido acetil salicico).

La pianta officinale è controindicata in caso di gravidanza (può aumentare la contrazione della muscolatura liscia dell’utero), in caso di allattamento (le sostanze passano nel latte materno) e in caso di ipotiroidismo (gli alcaloidi inibiscono l’azione di enzimi deputati alla produzione di ormoni tiroidei).

L’assunzione di Cimicifuga racemosa viene sconsigliata durante le terapie a base di contraccettivi orali (genera gli stessi meccanismi biologici regolati dagli estrogeni) e antidepressivi (la pianta attiva serotonina e dopamina potenziando gli effetti dei farmaci).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *