Cefalea a grappolo: cause, sintomi e terapie

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Quando si parla di cefalea si fa riferimento a una delle più frequenti patologie del sistema nervoso che si manifesta con un dolore al livello testa o collo. La cefalea a grappolo è uno dei tipi più fastidiosi tra le varie cefalee (cefalea di tipo tensivo, cefalee primarie e cefalee secondarie) perché alterna fasi attive con periodi di remissione.

Cefalea a grappolo- foto bigodino.it

Gli attacchi di cefalea a grappolo possono durare per settimane o mesi con uno schema che si ripete: fasi attive chiamati “grappoli” o “cluster” in inglese con frequenza ravvicinata e lunghi periodi di remissione, privi di sintomi.

Cefalea a grappolo: cause

Le cause che scatenano la cefalea a grappolo non sono ancora ben chiare. Alcune ricerche hanno ipotizzato come un cattivo funzionamento dell’ipotalamo possa stravolgere l’orologio biologico dell’organismo e dare origine ad attacchi ciclici e regolari.

È possibile che un malfunzionamento delle terminazioni del ganglio sfeno-palatino ovvero una struttura nervosa collegata al nervo trigemino e alle vie nervose possa determinarsi come fattore scatenante, soprattutto per via dei sintomi che accompagnano la crisi dolorosa (lacrimazione intensa e congestione nasale).

Molto probabilmente, la combinazione di cambiamenti ormonali, squilibri dei neurotramettitori e storia personale del soggetto (sesso, età, stile di vita, familiarità, uso di alcool o fumo) può determinare l’insorgenza di questo tipo di cefalea.

Cefalea a grappolo: sintomi

Mal di testa e dolore agli occhi- foto greenstyle.it

Un attacco di emicrania a grappolo si presenta con un esordio improvviso e dolore lancinante localizzato a livello dell’arcata orbitaria e la regione temporale superiore o nella zona di zigomo, naso e collo, una condizione quasi insopportabile.

In definitiva, i sintomi della cefalea a grappolo possono essere riassunti in questo modo:

  • Dolore improvviso (mal di testa al lato destro della testa e intorno all’occhio)
  • Nervosismo
  • Lacrimazione
  • Rossore e gonfiore dell’occhio
  • Congestione nasale
  • Restrizione del diametro della pupilla
  • Edema palpebrale
  • Fotofobia

Ogni attacco di cefalea a grappolo può variare tra i 30 minuti alle 3 ore e può manifestarsi sia da svegli che durante il sonno. Una volta raggiunto l’apice, la crisi può scomparire improvvisamente così come e arrivata e mantenere una frequenza ciclica legata all’orologio biologico e ai ritmi circadiani (sonno e veglia).

Diagnosi

Diagnosi emicrania a grappolo- foto rdt-france.org

La diagnosi della cefalea a grappolo passa da alcuni centri specializzati, considerando che è ancora una patologia sottovalutata. Solo una visita neurologica, un’analisi  dei sintomi e una serie di annotazioni circa tipo di dolore, orario della manifestazione, attività praticate all’insorgere del dolore, alimentazione e bevande consumate possono aiutare a interpretare al meglio il caso.

Resta determinante escludere la presenza di altre malattie che possono presentare un quadro clinico molto simile a quello della cefalea a grappolo:

  • Risonanza magnetica nucleare (escludere lesioni neoplasiche nella regione della ipofisi)
  • TAC (alternativa alla RMN)
  • Puntura lombare (estrazione liquido cefalorachidiano per escludere meningite o emorragia a carico del cervello)

Terapie

Terapia cefalea a grappolo, un forum non basta- foto starbene.it

È bene precisare che per la cefalea a grappolo non esiste una cura ma solo terapie atte a ridurre il dolore e la durata di ogni grappolo.

Tutti i normali analgesici da banco come l’aspirina e i normali antidolorifici non sortiscono alcun effetto. Per questo il medico potrebbe consigliare l’uso di triptani ovvero agonisti del neurotrasmettitore serotonina e quindi vasocostrittori per le vene che irrorano il cranio.

Per prevenire futuri attacchi di cefalea a grappolo può essere necessaria una terapia con farmaci antinfiammatori steroidei, ergotamina, sostanze anestetiche e corticosteroide nella zona intorno al nervo occipitale.

La terapia chirurgica subentra solo nel caso in cui i soggetti non reagiscono ad altre terapie. Si tratta di un intervento che agisce sulle terminazioni nervose ritenute responsabili della malattia:

  • resezione di parte delle terminazioni del nervo trigemino
  • stimolazione cerebrale dell’ipotalamo

È  chiaro che l’intervento chirurgico rappresenta una soluzione davvero invasiva, una terapia che viene come l’ultima spiaggia per contrastare la cefalea a grappolo, condizione che influenza la qualità di vita.

Anche se il rapporto tra cefalea a grappolo e invalidità appare evidente, il Servizio sanitario nazionale non la considera una condizione invalidante a tutti gli effetti.

Terapie alternative e rimedi naturali per la cefalea a grappolo

La mancanza di una terapia certa ha spinto a ricercare un modo alternativo per curare la cefalea a grappolo, rimedi naturali e terapie alternative come l’agopuntura, la chiropratica e l’omeopatia

Sfortunatamente, i risultati degli studi condotti a riguardo non sono incoraggianti: meno del 10% dei soggetti hanno ricevuto benefici da queste tecniche alternative.

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