Calcio: Carenza ed eccesso

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La carenza di calcio è una condizione in cui il corpo ha una quantità insufficiente di calcio. Il calcio è un minerale essenziale per molti aspetti della salute di un uomo, compresa la salute di ossa, denti e di un ritmo cardiaco normale. Questo minerale è necessario anche per favorire una corretta contrazione muscolare e assicurarne il riposo, serve ai nervi, alla produzione di ormoni e alla regolazione della pressione sanguigna.

Carenza ed eccesso di Calcio

Il calcio deve essere ingerito quotidianamente e assorbito in modo efficace per mantenere una salute ottimale. La maggior parte delle persone possono ottenere abbastanza calcio mangiando una varietà di cibi ricchi di calcio. Gli alimenti che contengono naturalmente calcio sono il latte e i prodotti lattiero-casearii, ma anche gli ortaggi a foglia verde, i frutti di mare, le noci e i fagioli secchi. Il calcio è anche presente nel succo d’arancia, nei cereali, nel pane e in altri prodotti alimentari arricchiti.

Una elevata assunzione di calcio è necessaria per i neonati, i bambini e gli adolescenti al fine di promuovere la crescita delle ossa e la loro corretta formazione. Le donne incinte hanno anch’esse dei fabbisogni di calcio più alti, perché esso serve al normale sviluppo delle ossa fetali. Inoltre, le donne che hanno raggiunto la menopausa necessitano un apporto adeguato di calcio per ridurre il rischio di osteoporosi.

Esistono due tipi di carenza di calcio:

  1. Carenza di calcio nella dieta, che è una condizione in cui vi è un inadeguato apporto di calcio, che può portare ad un impoverimento progressivo dei depositi di calcio nelle ossa, all’assottigliamento e all’indebolimento delle ossa fino all’osteoporosi.
  2. Ipocalcemia, cioè un basso livello di calcio nel sangue. Si può verificare in seguito all’assunzione di farmaci, come i diuretici, i trattamenti medici, o alcune malattie, come l’insufficienza renale o ipoparatiroidismo.Una quantità insufficiente di calcio nella dieta generalmente non causa ipocalcemia.

Una quantità di calcio normale nel sangue è così importante perché molte funzioni vitali del corpo, dei nervi, dei muscoli, del cervello e del cuore richiedono questo prezioso minerale per funzionare. Nel caso in cui le riserve di calcio diminuiscono a causa di una dieta povera, le ossa possono assottigliarsi e condurre ad osteoporosi, questo perché le riserve di calcio nelle ossa non vengono sostituite in quanto utilizzate dall’organismo.

La carenza di calcio non trattata può portare a gravi complicazioni, come l’osteoporosi, l’ipertensione (pressione alta), problemi cardiaci e aritmie.

I sintomi relativi alla carenza di calcio variano a seconda del tipo di carenza, alle cause di fondo, alla gravità e a fattori individuali. In genere, però essi includono: insensibilità alle estremità, dolore attutito alle gambe e alla zona lombare, dolore alle articolazioni, dolore all’avambraccio e ai muscoli del braccio. Crampi durante il sonno o durante gli esercizi fisici. Tic nervosi e stiramenti muscolari. Brevi fitte alle estremità delle dita.

Carie, spezzamento di denti, dolore ai denti. Insonnia o sonnolenza (disfunzione del sonno). Stanchezza diffusa, giramenti di testa. Peggioramento della memoria, ipertonia, secchezza della pelle, capelli ed unghie fragili. Disfunzioni della tiroide, mestruazioni abbondanti, tachicardia, veloce invecchiamento dell’organismo, reumatismi, artrite, malattie vascolari, tumori, emorragia gengivale. E ancora cattiva coagulazione del sangue in caso di tagli e tendenza alle allergie.

Al contrario, le sindromi da eccesso di calcio provocano sintomi quali nausea, vomito, stato confusionale e sonnolenza. Inoltre, se il livello di calcio nel sangue è superiore a 105 mg / l. può causare le seguenti condizioni:

  1. A livello dei reni: poliuria (urinazione eccessiva), aumentata escrezione di potassio.
  2. A livello del tratto: perdita di appetito, vomito, costipazione, dolore in epigastrio nervoso fatica mentale e fisica, debolezza muscolare, sonnolenza.
  3. A livello del cuore: palpitazioni (tachicardia).
  4. A livello generale: tessuti calcificati, in particolare le arterie, la cornea, e le articolazioni.

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