Batterio Helicobacter pylori: cos’è e cosa provoca

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Helicobacter pylori è un batterio microaerofilo tipico del tratto gastrointestinale superiore che provoca ulcere, gastriti e tumori. Il batterio possiede una particolare conformazione a elica che gli consente di penetrare lo strato mucoso più esterno e di ancorarsi saldamente a quello che ricopre la parete interna dello stomaco.

Batterio Helicobacter pylori- foto airc.it

L’Helicobacter pylori risiede abitualmente nello stomaco umano, una zona che fino a gli anni ’80 veniva considerata troppo acida per la proliferazione dei batteri: l’Helicobacter sorprendentemente invece riesce a ridurre l’acidità presente nello stomaco e a sottrarsi alla risposta immunitaria dell’organismo ospite. Il batterio provoca un’infezione cronica che, se trascurata, può provocare tumore allo stomaco.

Studi recenti hanno trovato una certa corrispondenza possibile tra il batterio e il cancro, dovuta  principalmente alla tossina chiamata “CagA”. Lo stato cronico di infiammazione delle cellule della parete gastrica può favorire lo sviluppo di mutazioni genetiche da cui si origina il cancro allo stomaco, ma non è matematico. Non tutti i ceppi di Helicobacter pylori producono la tossina CagA e l’associazione tra la presenza del batterio e lo sviluppo della malattia dipende da troppi fattori.

Cause

Sebbene l’eliminazione dell’Helicobacter pylori sia affidata a cure antibiotiche, non è detto che non lo si possa contrarre nuovamente.

Il batterio infatti si trasmette facilmente per via oro-orale (contatti diretti come goccioline saliva) o per via oro-fecale (mediante veicoli intermedi come l’ingestione di acqua contaminata o di alimenti manipolati con mani sporche).

Le scarse condizioni igienico-ambientali aumentano la possibilità di contrarre il batterio Helicobacter pylori. La povertà, il sovraffollamento, il consumo di acqua inquinata e lo scarso livello di igiene rappresentano i principali fattori di rischio per l’infezione. Se nei Paesi occidentali casi di infezioni da Helicobacter è in diminuzione, non si può dire lo stesso purtroppo per i Paesi in via di sviluppo.

Il rischio di sviluppo di malattie gastriche legate a questo particolare batterio però contempla anche altri fattori predisponenti come tabagismo, alcolismo e assunzione cronica di farmaci antinfiammatori non steroidei (es. aspirina, ibuprofene e antinfiammatori vari).

Sintomi

Due persone su tre sono affette da e non lo sanno. Nella maggioranza dei casi infatti l’infezione da Helicobacter decorre con sintomi lievi e non rivela grandi problemi. Solo nei casi di infiammazione acuta e cronica il dolore diventa più intenso soprattutto dopo i pasti, provocando bruciori gastrici, nausea, reflusso gastroesofageo e perdita di peso.

Sintomi Helicobacter

I soggetti possono rinvenire tracce di sangue nei conati e nelle feci solo nel momento in cui l’Helicobacter pylori ha determinato la formazione di ulcere nello stomaco e nel duodeno.

Per dare la giusta dimensione al problema è necessario sottoporre tutti i sintomi da Helicobacter pylori all’attenzione medica.

Test di diagnosi

Oggi, il comparto medico possiede vari strumenti per dimostrare e diagnosticare l’infezione da Helicobacter pylori, come test e analisi.

  • Test non invasivi.

Quello del respiro è l’esame più semplice ed efficace per evidenziare la presenza dell’Helicobacter pylori (Urea Breath Test – UBT). Si effettua somministrando oralmente dell’urea marcata con un isotopo e misurandone la concentrazione nell’aria respirata, emessa soffiando in una provetta. Un altro test non invasivo è la ricerca della presenza nelle feci dell’ antigene fecale (HpSA), facendo attenzione ai falsi negativi ovvero un risultato negativo nonostante la presenza del batterio.

Test Helicobacter- foto abcsalute.it
  • Test invasivi.

I metodi invasivi si basano su tecniche endoscopiche, un modo certo di approfondire la situazione. In tal senso, la gastroscopia con biopsie dello stomaco (antro e fondo) consente di avere un quadro completo sia della situazione dello stomaco che di eventuali alterazioni. L’eventuale prelievo di frammenti bioptici della mucosa gastrica consente di effettuare un esame istologico con lo scopo di ottenere informazioni inequivocabili su lo stato del soggetto.

Prima di effettuare un qualsiasi test per l’Helicobacter pylori è necessario interrompere qualsiasi trattamento di antibiotici o farmaci  inibitori almeno 4 settimane prima.

Terapia

La comunità scientifica sta cercando di sperimentare dei vaccini in grado di prevenire l’infezione da Helicobacter pylori, ma senza evidenti successi.

Una terapia che elimina efficacemente l’Helicobacter pylori deve riuscire a debellare il patogeno mediante gli antibiotici (amoxicillina, claritromicina, tinidazolo, tetaciclina, metronidazolo e altri) e a privarlo dell’ambiente acido in cui vive tramite i farmaci inibitori della pompa protonica (omeprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo, ranitidina bismuto citrato e simili).

Cura Helicobacter- foto livestrong.com

In genere, lo specialista prescrive una triplice terapia che viene declinata in varie combinazioni, quali:

  • amoxicillina 2000 mg/die + claritromicina 1000 mg/die + IPP (es. omeprazolo) dose standard;
  • oppure claritromicina 500 mg/die + metronidazolo 1000 mg/die + IPP dose standard;
  • oppure tetraciclina 2000 mg/die + metronidazolo 1500 mg/die + bismuto subcitrato  480 mg/die + IPP dose standard.

E’ consigliabile portare avanti la cura in maniera scrupolosa, mangiando in maniera regolare per evitale che lo stomaco rimanga vuoto troppo a lungo.  I soggetti affetti dal batterio devono mangiare cibi semplici e sani come yogurt, carni bianche, pesce magro, verdure cotte e ortaggi, alimenti capaci di distendere lo stomaco e migliorare la digestione. La dieta esclude chiaramente tutti quegli alimenti o condimenti che possono aggravare la situazione come caffeina, alcol e spezie.

La terapia deve essere seguita da nuovi esami diagnostici diretti ad accertare l’eradicazione del batterio dall’organismo del paziente.

Misure di prevenzione

Non essendo note con certezza le modalità di trasmissione dell’Helicobacter pylori, la prevenzione è davvero difficile. L’unico modo per evitare l’infezione è quello di prestare molta attenzione alle misure igieniche quotidiane e in particolare a:

  • lavarsi le mani con acqua e sapone dopo essere andati in bagno e prima di mangiare;
  • assumere alimenti ben lavati e adeguatamente cotti;
  • bere acqua proveniente da fonti pulite e sicure.

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