Allergia al polline: cause, sintomi e trattamenti

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L’ allergia al polline o pollinosi è una reazione anomala del sistema immunitario al polline che coinvolge una persona su cinque con prurito al naso, difficoltà respiratorie, rinite allergica e congiuntivite.

Allergia pollini- foto pixabay.com

La reazione immunitaria anomala si presenta prevalentemente durante la primavera (allergie primaverili), vale a dire il periodo in cui avviene la fioritura delle piante e il rilascio dei pollini nell’aria.

Le allergie ai pollini possono essere pre-primaverili (allergia a piante con fioritura da dicembre a maggio), primaverili (allergia a piante che fioriscono da aprile a settembre) ed estivo-autunnali (allergia a piante che fioriscono da agosto a settembre).

Pollini allergizzanti

Allergia settembre- foto guidasalute.it

È possibile rintracciare alcuni pollini che maggiormente figurano come allergeni ossia capaci di scatenare più di altre una forma allergica:

  • Graminacee – Le piante che si trovano in terreni incolti, prati e aiuole e provocano allergie nel periodo da maggio a settembre.
  • Cupressacee – Piante come il cipresso e il ginepro possono essere responsabili di forme allergiche da febbraio a marzo.
  • Betullacee – Le piante come la betulla fioriscono da marzo a maggio rilasciando una grande quantità di polline.
  • Composite – La categoria comprende molte piante come girasole, crisantemo, carciofo, camomilla o margherita che fioriscono da maggio a giungo.
  • Urticaceae – In particolare la parietaria è una pianta che rilascia polline tutto l’anno e riserva un picco di pollinazione nelle ore più calde del giorno e nelle ore serali.
  • Olivo – L’albero di olivo ha un periodo di pollinazione breve che va da aprile a maggio, ma produce una grande quantità di polline.

Allergia al polline: Sintomi

Sintomi di allergia al polline- foto liberamenteyoga.it

Il rilascio di polline nell’aria durante il processo di fioritura delle piante può provocare un corredo di sintomi nasali, respiratori, oculari e sistemici. Quali sono i sintomi dell’allergia al polline?

  • Problemi nasali – L’allergia si manifesta con rinite allergica caratterizzata da prurito al naso, congestione nasale, naso chiuso, starnuti continui e riduzione dell’olfatto.
  • Sintomi respiratori – Il corredo di sintomi comprende prurito al palato e alla gola, tosse, mal di  gola e difficoltà respiratorie, oltre a provocare una patologia chiamata asma allergica con violente crisi respiratorie.
  • Disturbi oculari – Gli occhi vengono coinvolti da congiuntivite allergica, prurito e arrossamento, lacrimazione, bruciore e occhi gonfi.
  • Sintomi sistemici – Costituiscono tutti gli altri disturbi correlati come mal di testa, stanchezza, difficoltà di concentrazioni e altro.

Diagnosi

Prick test- foto allergologo.net

La diagnosi di allergia al polline avviene solo dal medico allergologo mediante anamnesi, esame obiettivo, test cutanei ed analisi del sangue:

  • Prick test – Pone diverse gocce corrispondenti a diversi allergeni a livello della cute dell’avambraccio e punge la pelle con un piccolo ago per rivelare un piccolo ponfo rosso e pruriginoso che manifesta una forma allergica in corrispondenza di quel particolare allergene.
  • Patch test – Il test viene effettuato applicando dischetti di cotone imbevuti di allergeni con un cerotto dietro la schiena. Solo dopo due giorni sarà possibile valutare la comparsa di eventuali vescicole in corrispondenza dell’allergene a cui si è sensibili.
  • Esame del sangue – L’esame del sangue può aiutare ad analizzare il dosaggio delle IgE sieriche, anticorpi responsabili del processo allergico.
  • PRIST – Il Paper Radio Immuno Sorbent Test valuta la percentuale di IgE totali nel sangue come risposta di un’allergia in atto, ma non indica quale sostanza provoca l’allergia.
  • RAST – Il Radio Allergo Sorbent Test approfondisce i risultati del PRIST per dosare gli anticorpi IgE verso un preciso allergene per capire ciò che scatena la reazione immunitaria.
  • Test ISAC – Il test Immuno-solid phase Allergen Chip richiede il prelievo di un campione di sangue per dosare le IgE rispetto a più di 100 allergeni per scandagliare la reazione tra l’anticorpo e l’antigene.

Allergia al polline: rimedi e trattamenti

Come combattere l’allergia al polline- foto bilicvision.hr

L’allergia al polline può essere trattata mediante trattamenti farmacologici, rimedi naturali e stratagemmi fai da te.

Rimedi farmacologici

Antistaminici- foto iltempo.it

Cosa prendere per l’allergia al polline? La cura farmacologica prescritta dal medico deve puntare a ridurre o inibire il rilascio di istamina da parte del corpo e ridurre l’infiammazione a livello delle vie aeree. Ecco le più comuni medicine per allergia al polline:

  • Corticosteroidi – Farmaci come il cortisone per ridurre gli stati infiammatori.
  • Antistaminici –Tentano di ridurre o inibire il rilascio di istamina agendo a livello orale (pillole e compresse) o topico (colliri e spray nasali).
  • Broncodilatatori – Tentano di dilatare i bronchi in caso di difficoltà respiratorie, tosse e asma.

Fitoterapia

Ribes nero- foto menofarmaci.it

Chi soffre di pollinosi può prendere in considerazione i rimedi fitoterapici per gestire la situazione, ma sempre dietro parere professionale:

  • Ashatoda – Il principio attivo della vasicina agisce come broncodilatatore mentre l’olio essenziale conserva proprietà antistaminiche ed espettoranti.
  • Boswelia – Gli acidi boswelici si comportano come antinfiammatori naturali che agiscono a livello delle molecole responsabili dell’infiammazione.
  • Ribes nero – La miscela di oli essenziali, glicosidi e flavonoidi opera come un antinfiammatorio naturale molto simile al cortisone.
  • Rosa canina – Il contenuto di tannini, flavonoidi e vitamina C contrasta l’ossidazione cellulare e influisce positivamente sui sintomi asmatici.
  • Perilla – L’acido rosmarinico, l’apigenina, la luteolina e il crisoeriolo lavorano per regolare il sistema immunitario e lenire i disturbi.
  • Liquirizia – Le percentuali di glicirrizina, fitosterolo, flavonoidi e saponine hanno un effetto antiossidante e immunomodulatore che riducono il rilascio di istamina.
  • Morinda citrifolia – Il gelso indiano nasconde proprietà antinfiammatorie e immunomodulatori.

Omeopatia

Ipeca- foto pharmacieetnature.com

Le persone che soffrono di pollinosi possono tentare la strada omeopatica come soluzione alternativa al problema:

  • Euphrasia – Allergia con sintomi congiuntivali.
  • Allium cepa – Manifestazioni di rinite allergica.
  • Ipeca – Casi di allergia con tosse.

Rimedi naturali

Suffumigi- foto chickybox.com

L’allergia al polline viene gestita con rimedi naturali fai da te che puntano ad alleviare i sintomi della pollinosi:

  • Lavaggi nasali – La soluzione salina può disinfettare le vie aeree e ridurre gli stati infiammatori.
  • Suffumigi – Le inalazioni di vapore ed olio essenziale di menta, per esempio, favoriscono la dilatazione dei bronchi.

Allergia e Alimentazione

Sedano- foto macrolibrarsi.it

Non bisogna trascurare il ruolo dell’alimentazione nell’insorgenza delle allergie e nel rilascio di istamina:

  • Graminacee – Chi è allergico alle graminacee dovrebbe evitare agrumi, frumento, ciliegie, kiwi, pomodoro, pesche, prugne, albicocche e melone.
  • Betullacee – Gli allergici alle betullacee devono evitare frutti di bosco, nocciole, kiwi, sedano, finocchio, pere, fave, nespole, mele, mandorle, soia, arachidi e noci.
  • Composite – I soggetti allergici alle composite devono escludere lattuga, pistacchio, castagne, camomilla, prezzemolo, anguria, sedano, mela, banana, melone e olio di girasole.
  • Parietaria – Le persone allergiche alla parietaria devono evitare gelsi, ciliegie, basilico, piselli, melone e pistacchi.

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