Sepsi o setticemia: cause, sintomi e rimedi

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La sepsi o setticemia è causata dal peggioramento di un’infezione in corso nel corpo. Può essere fatale e le vittime più predisposte solitamente sono gli anziani, i bambini e coloro che presentano complicanze a livello di difese immunitarie. Comunque è bene puntualizzare che la sepsi è in grado di manifestarsi a qualsiasi età e la cosa migliore da fare è cercare di prevenirla.

febbre

Quando alcune sostanze chimiche vengono messe in circolo nel corpo per combattere l’infezione, ecco che si scatena l’infiammazione conosciuta come sepsi e che colpisce tutto l’organismo. Tra le principali ripercussioni ricordiamo trombi microscopici che possono andare a rendere difficile l’assimilazione delle sostanze nutritive e l’ossigeno ai vari organi. Quando la sepsi inizia a peggiorare, ecco che si parla di shok settico (la pressione diminuisce all’improvviso e può portare al decesso). La setticemia deve essere curata in modo tempestivo con gli antibiotici, in questo modo si abbassa il rischio di mortalità.

Sepsi sintomi

La setticemia è una di quelle malattie che, se presa per tempo, può essere curata con la giusta cura antibiotica. Se trascurata può arrivare al secondo stadio, quello grave. Il terzo invece, quello più pericoloso, è lo shock setticemico. Queste sono le tre fasi della sepsi.

I sintomi nel dettaglio sono:

  • Pulsazioni più veloci. Il cuore supera i novanta battiti in un solo minuto.
  • Infezione. Infezione in corso dell’organismo che viene riconosciuta dalla presenza di  febbre alta. Febbre che supera i 38,5 gradi e che solitamente non scende neanche con i normali farmaci.
  • Respirazione più veloce. Il respiro è superiore al normale, circa venti respiri in più per ogni sessanta secondi.
  • Temperatura troppo bassa. Se la temperatura del corpo è meno di 35 gradi.

I sintomi aumentando quando la sepsi entra nella sua fase acuta o grave. Vediamo quali sono:

  • Cambiamenti a livello cutaneo. Le pelle mostrerà chiazze sparse un po’ a caso per il corpo che tendono comunque ad aumentare.
  • Carenza di piastrine. Aspetto molto negativo dato che si occupano di cicatrizzare le ferite.
  • Meno urina. L’organismo a difficoltà a produrre urina.
  • Sbalzi d’umore significativi. Il soggetto mentalmente potrebbe mostare dei cambiamenti. DIfficoltà a ragionare lucidamente.
  • Problemi a respirare. La respirazione risulterà più difficile.
  • Problemi cardiaci. Il cuore è soggetto a cambiamenti per quanto riguarda le sue normali funzioni.

Se la sintomalogia della setticemia grave insiste, può insorgare lo shock setticemico. Ma quali sono le cause che possono dare vita alla sepsi? Ecco un piccolo elenco riportato proprio qui sotto.

Sepsi cause

  • Infezioni che colpiscano i reni, il sangue, oppure l’addome.
  • Polmonite.
  • Anzianità.
  • Problemi a livello immunitario.
  • Batteri particolarmente resistenti agli antibiotici.

Sepsi pericoli

La sepsi possiede un alto livello di mortalità proprio perché influisce negativamente sul normale afflusso del sangue. Andando così a limitarne il transito nel sistema circolatorio. Ovviamente la malattia deve peggiorare per implicare appunto il decesso del giornale. Come se non bastasse la setticemia è in grado anche di procurare cancrene di alcune zone del corpo. Quando si ha il sospetto, è molto importante rivolgersi subito al medico. Ricordiamo che, anche se non se ne parla molto, la sepsi è una malattia che in Italia colpisce anche più degli infarti.

Esami e cure

Non è facile diagnosticare la sepsi o setticemia. Questo perché i sintomi principali possono in realtà nascere anche qualora fossero presenti diverse malattie. Il medico comunque tende a prescrivere nel dubbio esami specifici, così da capire quale possa essere la causa dell’infezione.

Gli esami sono quelli del sangue, che permettono di riconoscere i sintomi di infezioni, possibili problemi di coagulazione, squilibri elettrolitici, problemi per quanto riguarda l’ossigeno, il fegato o i reni. Il medico potrebbe comunque far richiesta anche di altre analisi, come il controllo dell’urina in laboratorio, quello di una ferita che sembra infetta o le secrezioni dell’aparato respiratorio (catarro). Qualora la localizzazione non fosse chiara, ecco che il medico può passare a chiedere una TAC o una radiografia.

Per quanto riguarda le cure invece, è come già abbiamo ripetuto più volte nel corso dell’articolo, necessario iniziare una terapia tempestiva così da aumentare la probabilità di sopravvivenza. Chi soffre di setticemia grave  o shock setticemico dovrà invece essere sottoposto a procedure di rianimazione. Chi è affetto da setticemia grave viene solitamente ricoverato sotto terapia intensiva.

I farmaci utilizzati sono solitamente gli antibiotici e i vasopressori. In alcuni casi potrebbe essere necessario anche l’intervento chirurgico per rimuovere la causa dell’infezione.

 

 

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