Azotemia alta: cause, sintomi, dieta, cibi da evitare e cosa fare

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Come la Glicemia indica la concentrazione di glucosio nel sangue, l’Azotemia sembrerebbe indicare la concentrazione di Azoto nel sangue e invece non è così, o meglio, non proprio.

L’azotemia alta indica un’incapacità dei reni di smaltire l’azoto non proteico nel modo giusto. Scopriamo meglio cosa può provocare l’azotemia alta e quando l’azotemia è alta cosa fare

Azotemia- foto topnonoje.ru

L’azotemia alta è una condizione che non va sottovalutata perché maggiore è la concentrazione nel sangue minore è la funzionalità renale.

Sapere quanto deve essere l’azotemia nel sangue aiuta a capire quando l’azotemia è preoccupante e richiede un intervento mirato.

Azotemia alta: cos’è esattamente?

La molecola che viene determinata attraverso la misurazione dell’azotemia è in realtà l’urea dalla quale viene poi ricavato attraverso un calcolo stechiometrico, il valore del cosiddetto Blood Urea Nitrogen o azoto ureico da cui ha preso spunto la dicitura “azotemia”.

Per dirlo in parole un po’ più semplici, l’azotemia indica i valori di concentrazione di azoto nel sangue, un prodotto scartato durante il metabolismo proteico.

L’urea è un composto chimico descritto dalla formula CO(NH2)2 ed è il principale prodotto di scarto, ottenuto attraverso ciclo dell’urea, dal catabolismo delle proteine che assumiamo ogni giorno con l’alimentazione.

Valori normali dell’azotemia

I valori normali di riferimento sono tra 15 e i 50 mg/dl. Quando l’organismo non riesce a eliminare bene le sostanze azotate, a causa di una funzione ridotta dei reni, ecco che l’azoto si accumula nel sangue e si presenta l‘iperazotemia, la quale ha specifici sintomi e cause che adesso vedremo.

Tuttavia questi valori di riferimento vanno interpretati diversamente in caso di persone aziane, visto l’azotemia alta nell’anziano risulta piuttosto normale in considerazione del fatto che la funzionalità dei reni si riduce col passare del tempo.

Avere l’azotemia alta cosa significa quindi? In condizioni fisiologiche l’azoto ureico è presente nel sangue e nell’urina in quantità che vanno dai 10 ai 50 mg/dl e viene espulso attraverso i reni e l’urina stessa. Tuttavia alcune volte, per svariate cause, questi valori di riferimento vengono oltrepassati: si parla allora di azotemia alta.

Come accade quasi sempre, un valore troppo alto non è troppo positivo. Quando supera una certa soglia l’azotemia alta comporta rischi e problemi da non sottovalutare. È importante riconoscere i sintomi, trovare le cause e ovviamente seguire una dieta appropriata al problema.

Azotemia alta: cause

Cosa provoca l’azotemia alta? Quando ci si trova in presenza di un’azotemia alta le cause più comuni alle quali verrebbe da connettere l’evento sono di sicuro:

  • Insufficienza renale: i cui sintomi principali sono astenia, dimagrimento eccessivo, vomito continuo, pallore, iperpotassiemia, alitosi, ritenzione idrica con conseguente edema, ipocalcemia e iperfosforemia.
  • Emorragie gastrointestinali.
  • Ostruzione delle vie urinarie a causa di un calcolo renale o di un tumore.
  • Infezione alle vie urinarie.
  • Morbo di Addison, una condizione causata da un deficit degli ormoni corticosteroidi secreti da alcune ghiandole endocrine e responsabili di molte funzioni (regolazione della glicemia, sostegno dell’organismo in condizioni di stress, regolazione delle concentrazioni plasmatiche di sodio e potassio e tante altre).

Sembra che possa presentarsi in caso di psicosi confusionale, sindrome di Conn, farmaci cortisonici, shock, tumore cerebrale, glomerulonefrite, iperidratazione, digiuno, diabete mellito, emolisi gravi e altro.

In realtà potrebbe l’azoetemia alta compare tra le conseguenze di altre condizioni: ustioni, disidratazione e regimi abitudinari e/o alimentari poco corretti come una dieta iperproteica.

Le cause sono talmente tante che è impossibile capire con un auto-diagnosi, la quale comunque è sempre sbagliata, quale sia il motivo che ha scaturito la sua presenza.

È per questo che occorre approfondire la situazione e indagare sui valori di creatinina e su azotemia alta.

Alzotemia alta: quando preoccuparsi

Tenendo conto di quanto detto con l‘azotemia alta, quando preoccuparsi? Quando supera i valori di riferimento e potrebbe essere associata ad altre patologie come emorragie, insufficienza cardiaca, tubercolosi, diabete e gotta.

Nei casi più gravi, complice la presenza di altre patologie, l’azotemia alta può portare alla morte se sottovalutata e non gestita nel modo giusto.

Azotemia alta: sintomi

Cosa provoca l’azotemia alta? Tra i principali sintomi troviamo l’astenia, la perdita di peso, la diarrea, il vomito, la tachicardia e il pallore. Davanti a un sospetto di iperazotemia è bene consultare subito il proprio medico. Altri possibili sintomi compariranno in base alla causa che l’ha scatenata.

Azotemia alta: cosa fare per monitorarla

I valori dell’azotemia alta possono tranquillamente essere monitorati attraverso le classiche analisi del sangue eseguite solitamente a prima mattina e a stomaco vuoto per evitare che le sostanze ingerite possano influenzare i risultati. Sarebbe opportuno fare le analisi del sangue almeno una volta all’anno affinché ogni valore possa essere tenuto sotto controllo.

In questo senso va ricordato che il valore dell’azotemia e la creatinina alta sono utili per per accertare che i reni funzionino bene e/o che la quantità di proteine consumate con la nostra dieta sia quella giusta.

Cosa fare per abbassare l’azotemia? Sicuramente in caso di azotemia alta la prima cosa da rivedere è la dieta seguita poi dall’eliminazione di integratori alimentari che possono affaticare i reni. 

Come prevenire l’azotemia alta

Tra i comportamenti migliori e le abitudini più indicate da adottare per far si che i valori dell’azotemia non escano al di fuori di quelli di riferimento sicuramente abbiamo:

  1. Evitare una dieta iperproteica regolando l’apporto di sali come sodio, potassio e fosforo
  2. Scoprire cosa mangiare in caso di azotemia alta
  3. Prevenire le infezioni
  4. Bere molta acqua e molto tè
  5. Non fumare
  6. Tenere sotto controllo i valori della glicemia utilizzando opportunamente insulina o facendo attenzione alla dieta (spesso coesistono glicemia e azotemia alta)
  7. Curare attivamente colesterolo e trigliceridi se/ quando necessario
  8. Evitare tutti quei farmaci che possono essere dannosi per i reni (nefrotossici)
  9. Controllare costantemente la pressione arteriosa
  10. Effettuare periodicamente le analisi del sangue in quanto molte condizioni a carico di reni o fegato possono modificare la quota di urea nel sangue.

Azotemia alta: dieta

Il regime alimentare gioca un ruolo fondamentale in questa prospettiva. Ma come gestire l’azotemia alta? Cosa mangiare?

La dieta per l’azotemia alta include alcuni alimenti e ne esclude altri allo scopo di non affaticare l’apparato renale e permettere al corpo di eliminare le tossine.

È necessario affidarsi a una dieta ipoproteica, quindi sì a pesce, formaggi, uova, latte e carne, ma senza abusare nel consumo.

Tanta verdura, quello si. Sono tantissime le ricette per azotemia alta da considerare rimedi naturali. Il nutrizionista vi farà sapere quali sono gli alimenti da consumare e inserire nel vostro regime dietetico.

Non basta sapere cosa si può mangiare con l’azotemia alta: l’organismo deve mantenersi ben idratato. Si deve quindi bere molta acqua, anche per favorire l’eliminazione dell’urea e delle scorie proteiche.

In condizione di azotemia alta, poi, i cibi da evitare sono gli insaccati, il formaggio, il petto di pollo, il merluzzo, il nasello, la carne rossa e il tonno.

Cos’è l’azotemia bassa?

Si parla di azotemia bassa quando i valori di azoto sono bassi nel sangue. Anche se l’azoto viene eliminato con l’urina, una piccola parte resta nel sangue ed è proprio il suo livello a indicare la qualità della funzione renale. Se scende sotto i livelli, si parla quindi azotemia bassa, cioè sotto i 22 mg/dl.

Tra le cause dell’azotomia bassa vi sono una troppa attività fisica oppure la troppa idratazione. Anche ipotiroidismo, iperidratazione, assunzione di farmaci salicilati o ormoni anabolici, alimentazione ipoproteica, epatite virale, necrosi epatica.

I sintomi tipici sono la perdita di appetito, la stanchezza, una colorazione scura dell’urina, ittero, vomito, febbre, diarrea, nausea, dolori muscolari, feci chiare, perdita di peso, perdita del desiderio sessuale.

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