Il calazio e le cure naturali

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Per affrontare la cura del calazio con metodi naturali si possono provare diversi prodotti che vanno dagli elementi più semplici come l’acqua calda o l’olio di oliva fino all’uso di prodotti omeopatici che in molti casi sono efficaci. E’ vero però, che generalmente si ricorre ai farmaci consigliati dall’oculista perché nella nostra moderna società anche i tempi di guarigione devono essere i più brevi possibili onde evitare perdite ulteriori di ore di lavoro. La vita ha dei ritmi frenetici che male si addicono ai ritmi che a volte il nostro corpo avrebbe bisogno. Ecco perché usare una pomata che contiene antibiotico risulta più maneggevole, più potente ma ci sono anche degli svantaggi. Il fisico si abitua sempre di più ai farmaci e si indebolisce da un punto di vista immunitario. E’ come se per far prima a mangiare ci si nutrisse solo di omogeneizzati o pappette. Si perderebbe meno tempo nella masticazione ma con gravi danni per i nostri denti che si indebolirebbero sempre di più. A volte sarebbe meglio fermarsi un attimo e riflettere prima di sottoportsi ad un intervento risolutivo ma forse non del tutto necessario come può essere un calazio.

Se il calazio non è comparso da molto tempo forse varrebbe la pena provare i vecchi consigli della nonna. Vediamo di citarne qualcuno.

Si potrebbero fare dei vapori mettendo in una bacinella dell’acqua bollente con un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Magari con l’aggiunta di qualche goccia di olio di ginepro che potrete trovare in una buona erboristeria. Gli impacchi dovrebbero essere ripetuti due volte al giorno, uno alla mattina e uno alla sera. Se dopo una decina di giorni non si ottengono i risultati sperati, allora forse questo rimedio non fa per il vostro caso.

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Sempre un altro metodo del tutto naturale è quello degli impacchi fatti sull’occhio malato con acqua tiepida e camomilla. Si deve tamponare e non fregare il calazio in modo da lavare bene la parte e quindi con un bastoncino che si usa generalmente per pulire le orecchie o una piccola garza sterile, bagnare più volte al giorno il calazio con un buon olio di oliva. Sarebbe preferibile che l’olio fosse biologico e con spremitura a freddo (dovete leggere l’etichetta per verificare queste cose). Inoltre ricordate che la pazienza gioca un ruolo fondamentale. Più pulizia di questo tipo farete nell’arco di una giornata (fino ad un massimo di otto impacchi) e più risultati otterrete. Ricordatevi sempre, però, che dovrà passare molto tempo per vedere dei risultati significativi. Non aspettatevi una cura miracolosa nel giro di una settimana. Magari un mese non sarà sufficiente e ne dovrà passare almeno un altro. Non demoralizzatevi e perseverate se siete convinti e favorevoli alle cure naturali. Alla lunga spesso danno risultati migliori. Infatti ci sono individui che sono stati operati chirurgicamente senza però avere dei risultati soddisfacenti e ancor peggio si sono sviluppate delle cicatrici sul tessuto della palpebra.

L’olio di oliva ha un alto potere antiossidante che aumenta quanto più l’olio è prodotto da breve tempo. Gli antiossidanti che contiene, come steroli o polifenoli, idratano la cute e sono anche ottimi antimicrotici.

Anche altre erbe possono essere molto utili per liberare il dotto ostruito del calazio. Sempre facendo degli impacchi tiepidi e non caldi, con il rischio di infiammare ancora di più la parte, si può usare il fiordaliso o la calendula, il sambuco. Sono prodotti fitoterapici con un alto potere decongestionante. I fiori di Bach possono anche loro aiutare nella guarigione del calazio. Esiste un prodotto che depura l’organismo favorendo quindi la decongestione di zone infiammate. Il nome è Crab Apple e se ne possono aggiungere poche gocce all’infuso.

Secondo la medicina tradizionale cinese, la salute dell’occhio è strettamente legata alla funzionalità epatica. In presenza di calaziosi (compresenza di più calazi) potrebbero esserci delle difficoltà fisiche di ben altro tipo. Praticamente gli organi preposti alla depurazione del nostro organismo potrebbero funzionare in modo ridotto. Così, sarebbe opportuno fare un controllo della funzionalità del fegato e dell’intestino per vedere se alla base di questa patologia oculare non siano presenti altre cause meno note e più nascoste.

Ecco che anche una corretta alimentazione favorisce una depurazione dell’organismo e una minore produzione di insulina, causata da un alto tasso di glicemia. Alimenti fritti, zucchero, cereali, caffé, alcol e altri prodotti di tal genere sono sconsigliati se se ne fa un uso troppo abbondante. Meglio verdure cotte al vapore, frutta e verdura fresca, pochi dolci e molta acqua.

I prodotti più diffusi in omeopatia per il trattamento del calazio e degli orzaioli sono la Straohysagria 7 CH e l’hepar sulfur 30 CH. Della prima andrebbero assunti circa 3 o 4 granuli per quattro volte al giorno mentre la seconda sempre tre o quattro granuli ma solo la mattina e la sera. Meglio comunque sempre rivolgersi ad un omeopata che saprà consigliarvi nella maniera migliore per il vostro caso.

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