Cibi crudi: hanno davvero più nutrienti di quelli cotti?

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Il caldo estivo sposta nettamente le nostre abitudini alimentari, spingendoci a preferire alimenti più freschi e ricchi di sali minerali, ma attenzione a chi afferma che i cibi crudi mantengono inalterate le proprietà nutritive…

Cibi crudi

Ad estate inoltrata non si può proprio fare a meno di bere tanta acqua e consumare cibi più leggeri, in effetti è proprio l’istinto che ce lo chiede e noi non possiamo fare altro che assecondarlo. Si è sempre affermato che i cibi cotti perdono parte delle proprietà nutritive e che, quindi, sarebbe meglio consumarne di crudi e quale periodo migliore dell’estate per mangiare cibi freschi?, attenzione però perché da alcune ricerche, e dal buon senso, è emerso che cibi poco cotti possono portare a intossicazioni alimentari e, inoltre, vi sono certi nutrienti che si formano solo con la cottura delle pietanze.

Cibi crudi: I cibi cotti quindi sarebbero più digeribili e avrebbero anche proprietà inossidanti, oltre a garantire una percentuale di igiene che lo stesso cibo crudo non potrebbe mai garantire. Per mantenere inalterate le proprietà nutritive degli alimenti bisogna conoscerne le caratteristiche e, soprattutto, bisogna sapere cosa accade durante la cottura. Per esempio le verdure tendono solitamente a perdere il 10% dei nutrienti durante la cottura, ma questa percentuale viene compensata dal fatto che la restante parte delle sostanza nutritive risulta essere più digeribile e meglio assimilabile.

CIBI CRUDI: ATTENZIONE A CARNE E PESCE

Cibi crudi

Cibi crudi: Per quanto riguarda la carne e il pesce il discorso da fare è molto diverso, infatti, se non vengono cotti bene c’è il rischio che provochino intossicazione. Fate molta attenzione perché l’intossicazione non deriva dalla freschezza della carne, bensì da naturali larve che sì presentano nel tessuto e che possono causare infezioni all’interno del nostro corpo. A darci consigli e sfatare i tanti miti delle diete che utilizzano cibi crudi, ci pensa Andrea Ghiselli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca per Alimenti e Nutrizione.
La cottura di alcun cibi può aumentare, secondo le ricerche del professor Ghiselli, le proprietà antiossidanti, la cottura risulta, inoltre, un ottimo modo per rendere più digeribili gli alimenti.
Le carote sono rappresentano un altro esempio di quanto le proprietà nutritive di un alimento possano differire in base alla cottura, le carote cotte hanno più carotenoidi e acido ferulico, mentre quelle crude garantiscono un maggiore apporto di polifenoli.

Cibi crudi: Le vitamine sono la cosa che più va via durante la cottura, mangiando un cibo cotto si assimilano meno vitamine, ma, come ricorda il dottor Ghiselli, se si segue una dieta equilibrata la quantità di vitamine assunte sarebbe comunque sufficiente a soddisfare il fabbisogno del nostro organismo, anche se mangiassimo solo cibi cotti.
Ghiselli ricorda inoltre di evitare di consumare carni poco cotte, insomma, gli amanti della bistecca al sangue stiano attenti perché si rischiano intosicazioni alimentari. Altro alimento da mangiare cotto è il pesce, questo infatti contiene, anche se fresco, delle larve che fanno molto male al nostro organismo, in alternativa alla cottura si può surgelare il pesce per due giorni a -20°, solo così si garantisce la morte dei parassiti.

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